Politica martedì 26 marzo 2019 ore 14:00
"E' in gioco il futuro della città e dell'isola"

Sulle prossime elezioni del Comune di Portoferraio interviene Pino Coluccia che lamenta la mancanza di un progetto di sinistra alternativo alla destra
PORTOFERRAIO — Pino Coluccia, ex sindaco di Rio Elba e militante storico di sinistra, interviene sulle prossime elezioni amministrative del Comune di Portoferraio e commenta il quadro attuale dei vari schieramenti politici.
"Sta crescendo l'interesse per la prossima tornata elettorale amministrativa, - dichiara Pino Coluccia - particolarmente per la partita che si giocherà a Portoferraio. Il clima è contraddittorio poiché, pur permanendo un forte sentimento disaffettivo per la politica, alimentato talvolta proprio per tenere lontani i cittadini da queste importanti decisioni elettorali per loro, per la loro vita quotidiana, si sono, anche di recente, ravvivate presenze e testimonianze della società civile elbana, per manifestare nuove tematiche e nuove volontà".
"La destra feraiese c'è - spiega Coluccia - e nelle forme e contenuti più conservatori, più sperimentati e fallimentari (basta fare un breve bilancio di questi anni, in tutti i Comuni elbani dove ha e sta governando) e sembra che abbia trovato per Portoferraio il candidato unitario, per la carica di sindaco, ora in rodaggio a fare l'assessore (dopo le fughe in quel di Rio) e che dovrebbe ricompattare e azzerare le variegate quanto inadeguate e improvvisate candidature succedutesi fino adesso".
"Il M5S locale, ad oggi, -aggiunge Coluccia - non mi sembra che voglia candidarsi ad essere una alternativa. Mi sembra destinato, nelle elezioni amministrative locali, con il suo atteggiamento tra la sottovalutazione di compiti amministrativi e politici di questo tipo e l'autoreferenzialità isolazionista che lo porta spesso a candidature isolate e perdenti, a non giocare nessun ruolo, a fare da spettatore passivo, a meno che...e qui, dopo le recenti sconfitte amministrative regionali, dovrebbe poter iniziare a percorrere strade nuove nei territori, guardando a possibili e coerenti alleanze ed esperienze amministrative, ma non certo con la destra".
"Quella che, da tempo e per ora manca è la sinistra, - prosegue Coluccia - non tanto nelle forme cosiddette organizzate o d'etichetta, dai partiti ai mini comitati anonimi o aggregazioni e liste civiche ( questi ci sono, ma sufficientemente frammentati e insufficientemente credibili e affidabili), ma manca come vera proposta alternativa alla attuale destra, capace di aggregare su programmi di governo alleanze sociali e politiche".
"Manca innanzitutto come contenuti sociali e ideali, - commenta Coluccia - come visione culturale, politica e istituzionale dei nostri territori, come progetto radicato nelle forze sociali della città: è questo quello che dovrà essere ricostruito sulle macerie ed esperienze neoliberiste e semplificative del recente passato. Non dimentichiamo che molti degli obbiettivi sostenuti in questi anni dal PD e dal centrosinistra, in una deriva neocentrista si 'confondevano' con quelli della destra neoliberista, dalla semplificazione istituzionale, al liberismo economico depurato dalla responsabilità sociale e ambientale, al depotenziamento del ruolo istituzionale e rappresentativo dei Comuni elbani".
"Il PD e le varie sigle a sinistra, da SI, PaP e RC, - si chiede Coluccia - saranno in grado di ritrovare ragioni e connessioni sociali tradizionali e nuove, presenti e future, dalle quali far nascere idee, proposte, alleanze e amministratori nuovi? Se non c'è una svolta, uno scatto di consapevolezza politica e di responsabilità ed impegno nuovo sarà difficile ripartire".
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