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Politica sabato 28 giugno 2025 ore 13:00

"Da Petrucci scarsa conoscenza del Parco"

Pianosa

Umberto Mazzantini, ex consigliere del Parco, replica alle dichiarazioni del consigliere regionale di Fratelli d'Italia Diego Petrucci



MARCIANA MARINA — "Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci, nonostante le sue frequentazioni di Pianosa e il fatto che vi ci sia stato anche accompagnato dall’ex vicepresidente del Parco Nazionale Arcipelago Toscano Stefano Feri, che gli ha pazientemente spiegato che nelle sue precedenti dichiarazioni e comunicati stampa su Parco e Pianosa non ne aveva azzeccata una, continua pervicacemente a scambiare fischi per fiaschi, a dimostrare una scarsa conoscenza delle problematiche che lui stesso cita e, dopo cinque anni di Consiglio regionale, sembra ancora non aver compreso quali siano le competenze di un Parco".

Umberto Mazzantini, in qualità di ex consigliere del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, replica alle dichiarazioni di Diego Petrucci, consigliere regionale di Fratelli d'Italia.

"Pur vantando un amore sconfinato per l’Arcipelago Toscano, fin dall’inizio della sua intemerata antiparco, l’ex sindaco dell’Abetone dimostra di non saper praticamente niente dell’oggetto del suo amore e fa un bel po’ di brumeggio politico: “Alcuni politici e associazioni - come sempre di sinistra – hanno iniziato ad alzare un polverone sulla futura nomina del presidente del parco…”. Di sinistra? Petrucci si riferisce alla Comunità del Parco che ha indicato al Ministro dell’Ambiente 3 nomi di possibili presidenti alternativi all’ignoto sindaco di Terricciola Matteo Arcenni?"

"Ma lo sa Petrucci che i sindaci elbani, a partire da quello di Portoferraio per arrivare a quello di Rio, sono quasi tutti di destra e/o espressione di coalizioni civiche dove la destra è egemone? - prosegue Mazzantini -  Petrucci pensa che i Sindaci di Porto Azzurro, Capoliveri, Campo nell’Elba, Marciana Marina e Marciana siano sovversivi rossi o, per dirla con la sua formuletta populista, la “solita sinistra salottiera: tutta chiacchiere, distintivi e zero risultati”?
E, dall’alto delle sue montagne appenniniche, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia lo sa che le tre persone indicate dai sindaci della Comunità del Parco – Luigi Vagaggini, Luca Foresi e Roberto Marini – non sono per niente di sinistra e che, almeno Vagaggini e Marini, con la sinistra hanno avuto durissimi scontri quando facevano uno il Sindaco di Marciana e Piancastagnaio e l’altro il vicesindaco di Portoferraio?"

"Petrucci furbescamente su questo svicola, - prosegue Mazzantini - anche perché il confronto tra la terna elbana di centro-destra proposta dalla comunità del Parco e quella di Fratelli d’Italia imposta dal camerata Donzelli al tremebondo ministro Gilberto Pichetto Fratin è comunque umiliante.
Invece, Petrucci espone la sua stessa incompetenza sui parchi come fosse una virtù e parla di “discariche a cielo aperto”, sulle quali però il Parco non ha nessun ruolo, dato che i rifiuti sono di competenza comunale".

"Poi, mentre il Parco ha appena annunciato che “A partire da lunedì 9 giugno è nuovamente possibile visitare il suggestivo sito archeologico del Bagno di Agrippa sull’Isola di Pianosa con l’accompagnamento delle Guide Parco. Sono giunti a termine gli interventi di restauro, messa in sicurezza e valorizzazione a cura della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Pisa e Livorno“, il buon Petrucci denuncia a Pianosa “Siti archeologici straordinari dimenticati ed invasi dai rovi”, per i quali, appunto, la competenza è della Sovrintendenza/ministero beni culturali, dovrebbe quindi indirizzare le sue doglianze al suo ministro Alessandro Giuli".

"Quanto alla produzione energetica dell’isola di Gorgona, - aggiunge Mazzantini - Petrucci dovrebbe rivolgersi al suo ministro di Grazia e Giustizia Carlo Nordio, visto che anche in questo campo il Parco Nazionale non ha nessuna competenza, se non quella autorizzativa e che se il ministero stesso volesse passare a forme più sostenibili di produzione di energia (il famoso green che Fratelli d’Italia considera una bufala dell’estremismo ambientalista), il Parco lo agevolerebbe più che volentieri. Petrucci scambia i precedenti vincoli carcerari a mare per imposizioni del Parco, mentre proprio l’istituzione del Parco ha consentito di allentarli e di rendere più accessibili le due isole-carcere".

"Ma la vera fissazione di Petrucci sembra essere Pianosa, - prosegue Mazzantini - per la quale addebita al Parco il degrado e l’abbandono, senza sapere (o facendo finta di non sapere) che il Parco Nazionale non è proprietario non solo degli immobili, ma nemmeno di un metro quadro di terreno. Tutti gli edifici che cascano a pezzi e vicino ai quali il Petrucci ama farsi fotografare con piglio virilmente accusatorio, sono di proprietà del demanio dello Stato, quindi il consigliere regionale di FdI dovrebbe rivolgersi al suo ministro dell’economia e delle finanze, il leghista Alessandro Giorgetti".

"Però Petrucci, - prosegue ancora Mazzantini - pur essendo assiduo frequentatore di Pianosa per la quale sembra avere progetti faraonici a terra e a mare, non ha fatto caso agli immobili (la casa dell’agronomo, villa Literno, una parte dell’ex carcere di massima sicurezza Agrippa) ottenuti in concessione dal Parco che li ha ristrutturati, realizzando anche l’efficientamento energetico e energia fotovoltaica che l’esponente meloniano invoca per Gorgona. Lo stesso ha fatto il Comune di Campo nell’Eba per alcuni edifici che evidentemente Petrucci ignora e in accordo – Parco e Comune - hanno realizzato i bagni pubblici e il museo delle scienze, il Parco ha presso in concessione dal Vaticano le catacombe, le ha messe in sicurezza e le ha riaperte al pubblico.
Basterebbe che Petrucci si fosse degnato di leggere il bilancio sociale del Parco per sapere che il PNAT ha investito oltre 3,6 milioni di euro sull’isola di Pianosa dei quali oltre 3,4 per recupero di edifici (che non sono suoi).
Naturalmente il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano può – e a volte deve – essere criticato anche duramente per molte cose, ma Petrucci ha scelto incredibilmente tutti argomenti sbagliati, attribuendo al Parco colpe che sono di altri".

"Se questa è la conoscenza dei Parchi che hanno Fratelli d’Italia e i suoi leader toscani e romani, c’è da essere molto preoccupati. Dopo 5 anni, il consigliere Petrucci ha dimostrato di aver studiato poco e male, di non applicarsi, di fare come quegli studenti impreparati che davanti alla commissione d’esame la buttano in caciara. Sembra di essere nella novella di Pinocchio e Petrucci, pur di difendere l’indifendibile Lucignolo/Donzelli e i gatti e le volpi continentali che ha candidato, dove non arriva inventa. Ma Pinocchio, che era toscano terricolo, finì in bocca alla balena (o al pescecane) probabilmente proprio nel Tirreno. - conclude Mazzantini - E Petrucci dovrebbe stare più attento perché le balene da queste parti fortunatamente non si sono estinte e sono belle grosse. Invece i pescecani ormai li allevano a Terricciola".


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