Questo sito contribuisce alla audience di 
QUI quotidiano online.  
Percorso semplificato Aggiornato alle 07:00 METEO:PORTOFERRAIO15°22°  QuiNews.net
Qui News elba, Cronaca, Sport, Notizie Locali elba
giovedì 15 maggio 2025
Tutti i titoli:
corriere tv
Da Mihajlovic a Motta e Italiano: così ha vinto il gruppo Bologna
Da Mihajlovic a Motta e Italiano: così ha vinto il gruppo Bologna
new

Addio a Vincenzo D’Amico, vinse con la Lazio lo scudetto ’74

Si e' spento a 68 anni, da tempo lottava contro un tumore



ROMA (ITALPRESS) – Ci ha provato ma non ce l’ha fatta. Il mondo del calcio, soprattutto quello a tinte biancocelesti, piange Vincenzo D’Amico. E’ morto a 68 anni l’ex centrocampista campione d’Italia con la Lazio nel 1974: si è spento al Gemelli, dove da tempo lottava contro un tumore. Era stato lo stesso D’Amico, lo scorso maggio, a rivelare le sue condizioni con un post su Facebook: “Mi dicono che i malati oncologici tirano fuori forze inaspettate, io ci sto provando”, scriveva. Lazio in tutto: “Leggenda biancoceleste e coraggioso capitano nei momenti difficili della società, Vincenzino, come tanti lo hanno sempre continuato a chiamare, ha fatto innamorare i tifosi di diverse generazioni con le sue magie in campo e il suo infinito attaccamento alla maglia. D’Amico ha giocato nella Lazio dal 1971 al 1980 e, dopo un anno al Torino, dal 1981 al 1986: mai ha fatto mancare passione, impegno e dedizione ai colori biancocelesti. Il presidente Lotito, a nome di tutto il Club, rivolge alla sua famiglia e ai suoi cari le più sincere condoglianze. Non ti dimenticheremo mai, Vincenzo!”, il cordoglio di quello che è stato il club della sua vita. Nato a Latina, infatti, nel 1970 D’Amico era entrato nella Primavera biancoceleste facendo poi il suo debutto in prima squadra, non ancora diciottenne, nel ’72. Impiegato come mezzapunta o ala, dopo aver saltato il campionato 1972-73 per la rottura dei legamenti del ginocchio, si riprende una maglia da titolare sotto la guida di Maestrelli nella Lazio di Chinaglia e Wilson che in quella stagione vince lo scudetto, venendo anche premiato come miglior giovane del torneo. Negli anni successivi non riesce ad avere continuità, diventa capitano dopo lo scandalo calcioscommesse e dopo un anno al Torino torna in biancoceleste, guidando la squadra al ritorno in A prima del definitivo addio nel 1986. Chiude la carriera da calciatore alla Ternana, per poi reinventarsi da osservatore, allenatore e soprattutto opinionista televisivo. Poca fortuna in Nazionale maggiore, dove non è mai riuscito a trovare spazio. Ma il suo nome resterà sempre legato ai colori della Lazio. – foto Image – (ITALPRESS).

Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Ti potrebbe interessare anche:

Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno
L'articolo di ieri più letto
Oltre a due ambulanze è intervenuti anche l'elisoccorso Pegaso. Strada della Chiusa temporaneamente bloccata
Offerte lavoro Toscana Programmazione Cinema Farmacie di turno

Qui Blog di Nadio Stronchi

QUI Condoglianze



Ultimi articoli Vedi tutti

Attualità

Attualità

Cronaca

Cronaca