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Cultura sabato 31 ottobre 2015 ore 12:43

Il ricordo dei campesi caduti nella Grande Guerra

Il gruppo storico culturale La Torre celebra il centenario dei caduti di Campo nella Grande Guerra ricordando Dante Giusti e Giovanni Spinetti



CAMPO NELL'ELBA — "Ci preme oggi ricordare, a cento anni dalla sua morte, il soldato del 125.mo Fanteria Giusti Dante disperso in combattimento sul medio Isonzo. È il 1 di novembre 1915 e le notti cominciano ad essere fredde e umide a causa delle piogge. L'abbigliamento non è granché, le scarpe e sopratutto i calzini non sono certo il meglio disponibile sul mercato. Quanti giovani in trincea pensano ai caldi calzettoni di lana fatti a casa dalla nonna; magari averne con se qualche paio.

"Così, intirizzito dal freddo, all'ordine perentorio del comandante: "all'attacco", il soldato Dante Giusti salta dalla trincea diretto verso il nemico, a denti stretti, stringendo tra le mani la sua arma. Pochi passi, giusto il tempo di ricordare la famiglia che lo aspetta a Campo, in via di Bellavista, nel borgo delle Scalinate. 

Una deflagrazione violenta lo squassa e lo scaraventa verso le linee nemiche. Del valoroso Dante, al padre Oreste ed alla madre Assunta Battaglini , giungerà solo la dolorosa notizia della sua morte durante il combattimento. Analogamente alla giovane moglie, Corinna Bertini, sposata il 12 giugno del 1912, non rimane che il grande dolore e la rassegnazione.

Pochi giorni dopo, il 5 novembre 1915, un altra dolorosa notizia giunge a Campo, in piazzetta San Gaetano, a due passi dalla casa della famiglia di Dante Giusti, un altro giovane di Marina di Campo, Giovanni Spinetti di appena 24 anni di età, anch'egli Soldato del 125.mo Fanteria, cade in combattimento sul fronte del medio Isonzo.

Il padre Fortunato e la madre Noemi Spinetti, già addolorati per la morte del giovane Dante Giusti, loro vicino di casa, restano affranti ed increduli al giungere della tremenda notizia. Tutti gli abitanti della Marina di Campo trascorreranno un Natale dolorosissimo, segnato dalla perdita dei due valorosi giovani sul fronte di guerra.

Del Soldato Dante Giusti resta oggi il nominativo sulla lapide posta sotto la statua della Vittoria, dove è presente anche il nominativo di Giovanni Spinetti. Di quest'ultimo, dopo pochi mesi, i familiari pongono una lapide a suo ricordo nella vicina chiesetta di San Gaetano al porto, dove davanti al ritratto del giovane Giovanni, con il suo berretto d'ordinanza del 125.mo Reggimento, i familiari ed ogni Campese che lo desideri, potrà deporre un fiore, a cento anni dalla sua scomparsa.


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