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Spettacoli lunedì 01 settembre 2014 ore 09:25

Il Festival prosegue con opere romantiche

Enrico Pace

Il programma al Teatro dei Vigilanti di Portoferraio, comprende tra le altre due opere romantiche di Robert Schumann



PORTOFERRAIO — Continuano ad animare l’isola musicisti provenienti da complessi del calibro di Chamber Orchestra of Europe e della Mahler Chamber Orchestra, come il clarinettista Romain Guyot e la violista Béatrice Muthelet, che si uniscono al pianista Enrico Pace alternandosi secondo diverse formazioni cameristiche.

Il programma di questa sera, lunedi, alle 21.15 al Teatro dei Vigilanti di Portoferraio, comprende due opere romantiche di Robert Schumann (Fantasiestücke, Pezzi fantastici per clarinetto e pianoforte op 73 e Märchenerzählungen, Fiabe delle fate per pianoforte, viola e clarinetto op. 132) e di Max Bruch (4 brani dal ciclo Otto Pezzi op. 83 per pianoforte, viola e clarinetto), quelle del primo Novecento di Paul Hindemith (Sonata per viola e pianoforte in fa maggiore op. 11 n. 4), ma anche una Fantasia per clarinetto solo del nostro contemporaneo Jörg Widmann.

I tre Fantasiestücke erano stati composti da Schumann nel 1849 per allietare la famiglia e gli amici nelle fredde sere invernali. Data la loro destinazione ad uso domestico, l’autore li aveva concepiti indifferentemente per l’esecuzione con il clarinetto, il violino o il violoncello, con accompagnamento pianistico. Invece le Fiabe del ciclo Märchenerzählungen sono quattro momenti che vanno apprezzati per la loro purezza e delicatezza inventiva, ormai oscurata dalla imminente follia di questo geniale ma sfortunato poeta della musica.

Il modello degli Acht Stücke di Bruch è derivato dai brani cameristici di Schumann scritti per lo stesso organico, in più presentano un tranquillo e rassegnato intimismo dell’ultimo Brahms.

La Sonata di Hindemith, del 1919, è nel complesso un'opera che va ben al di là di un saggio giovanile e si colloca tra i lavori più ispirati della sua musica da camera.

La Fantasia per clarinetto “rapsodicamente libera” di Widmann, unico brano solistico della serata, dimostra le infinite possibilità tecniche di questo strumento così riccamente presente nel programma di quest’originale serata che sarà di particolare fascino. 


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