Cronaca martedì 07 gennaio 2014 ore 17:00
Dopo l'arresto, la condanna a tre anni per gli autori dei furti

Avevano compiuti vari "colpi" sull'isola ed erano stati arrestati dai Carabinieri
ISOLA D'ELBA — Erano stati arrestati in autostrada, su un camper, al casello di
Genova-Bolzaneto, dopo un inseguimento e la successiva segnalazione dei
Carabinieri della Compagnia di Portoferraio, che li avevano sorpresi in
una sgradita “visita” all’Elba, conclusasi con una fuga e il conseguente
abbandono dalla moto di grossa cilindrata utilizzata per mettere a
segno due “colpi” in altrettanti appartamenti fra Marciana e Marciana
Marina, approfittando della momentanea assenza dei dimoranti.
Due
fratelli, F.R. e D.R, rispettivamente 47 e 33 anni, residenti entrambi a
Savona, in carcere da quel momento, sono stati condannati a tre anni di
reclusione.
Si erano impossessati di gioielli in oro, orologi e
denaro contante per un valore totale di circa 4000 Euro ma, appena
allontanatisi dal secondo appartamento, erano stati intercettati da una
pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Marciana Marina ed a bordo
della potente due ruote avevano dato vita ad una rocambolesca fuga.
Agevolati dall’agilità del mezzo usato i ladri, inseguiti per tutta
l’isola, erano riusciti a far perdere, sul momento, le loro tracce.
Sulla strada del Volterraio, infatti, avevano abbandonato la moto ed a
piedi si erano diretti verso la loc. Schiopparello di Portoferraio. Qui,
trovando un’autovettura aperta e con le chiavi al cruscotto, se ne
erano impossessati e si erano diretti verso la zona portuale di
Portoferraio ove lasciato il mezzo appena rubato erano riusciti ad
imbarcarsi con la prima nave utile per lasciare l’Isola. I Carabinieri
nel frattempo, recuperata la moto con targa contraffatta ed effettuate
le prime rapidissime indagini, erano risaliti all’identità dei due rei e
grazie alla localizzazione di un telefono avevano favorito la loro
intercettazione, a bordo di un camper, in viaggio lungo l’autostrada A12
Genova – Savona in direzione di quest’ultima città.
A questo punto i
Carabinieri di Portoferraio avevano richiesto l’ausilio dei colleghi di
Genova e dopo pochi minuti i due fratelli erano stati fermati ed
accompagnati presso gli uffici della Polstrada di Genova
Sampierdarena, insieme ad un terzo complice che conduceva il camper.
Sottoposti a perquisizione i tre erano stati trovati in possesso di una
grossa somma di denaro contante, sequestrata insieme al mezzo utilizzato
per la fuga. Dopo le formalità di rito i fratelli erano stati
sottoposti a fermo di indiziato di delitto e tradotti presso il carcere
di Pisa, ove tuttora sono reclusi ed il loro complice era stato
segnalato in stato di libertà.
Di recente l’epilogo: il Tribunale di
Livorno li ha giudicati colpevoli dei reati loro ascritti (furto in
abitazione continuato, pluriaggravato) condannandoli a tre anni di
reclusione e 500 Euro di multa ciascuno, oltre alle spese processuali ed
al pagamento individuale delle spese di custodia cautelare,
riconoscendo loro l’attenuante dell’integrale risarcimento del danno
alle vittime elbane, che hanno quindi visto restituirsi l’equivalente in
denaro del maltolto.
L’Autorità Giudiziaria labronica ha infine
ordinato la confisca della moto e la trasmissione degli atti alla
Procura di Savona per procedere penalmente anche nei confronti di C.E.,
compagna di uno dei due ladri, per simulazione di reato, avendo
quest’ultima denunciato, contestualmente all’abbandono della moto, il
falso furto del medesimo mezzo.
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