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Attualità lunedì 31 maggio 2021 ore 16:45

Casa del pescatore, lettera al sindaco di Rio

Spiaggia di Bagnaia

L'associazione "Amici di Bagnaia" chiede di rivalutare l'affidamento dell'immobile per dare servizi alla frazione limite fra due Comuni



RIO — L'associazione Amici di Bagnaia ha scritto una lettera al sindaco di Rio, Marco Corsini, sulla vicenda della gestione della Casa del pescatore, immobile del Demanio marittimo che il Comune, tramite avviso pubblico ha affidato ad un diving.

La lettera è inoltre rivolta anche all'amministrazione comunale e al Consiglio comunale di Rio.

Qui di seguito pubblichiamo il testo integrale della lettera in merito alla quale l'associazione vorrebbe precise risposte da parte dell'amministrazione comunale di Rio.

La baracchina di Bagnaia (casa del pescatore)

"L’Associazione Amici di Bagnaia che rappresento in qualità di Presidente, è stata costituita nel 2010 con lo scopo di occuparsi del decoro e della manutenzione delle parti comuni della stessa Bagnaia, suddivisa amministrativamente fra i Comuni di Portoferraio e l’allora Comune di Rio nell’Elba che, dopo la fusione con il Comune di Rio Marina costituisce assieme a quest’ultimo l’attuale Comune di Rio. Proprio la sua caratteristica di nucleo unitario suddiviso amministrativamente fra due unità separate ha costituito uno degli handicap che hanno gravato su Bagnaia possiamo dire da sempre. 

La percezione di Bagnaia come di un bene “in comproprietà” da parte dei due Comuni, non intrinsecamente legata ad un territorio specifico, ha purtroppo prodotto una assenza di attenzione e di interventi migliorativi e anche semplicemente manutentivi che dura da decenni. 

L’Associazione nasce per questo, proprio per supplire con le nostre forze e i nostri mezzi alle mancanze e alle carenze alle quali le due Amministrazioni di riferimento non hanno saputo far fronte. 

Vien da pensare che proprio questa mancanza di interesse “affettivo” abbia causato anche il numero eccessivo, per non dire sconsiderato, di concessioni e autorizzazioni che i due Comuni, senza nessun coordinamento, hanno concesso sulla spiaggia di Bagnaia e sullo specchio di mare antistante.

Nella porzione di spiaggia amministrata da Portoferraio insistono una ormai storica e benemerita scuola di vela nata sulle ceneri del cantiere navale presente fin dagli anni ‘40, e 2 stabilimenti balneari, uno dei quali di importanti proporzioni che occupano quasi tutto l’arenile portoferraiese. 

Nella porzione Riese troviamo altre attività a loro volta oramai storiche, un Punto Blu che ha garantito ombra e lettini e nel caso anche unguenti e cerotti a generazioni di frequentatori della nostra spiaggia e un noleggio di imbarcazioni fra i più noti e frequentati dell’Isola, oltre ad un secondo Punto Blu concesso in anni più recenti.

A mare insistono, sul versante riese 2 campi boe di dimensioni consistenti oltre al campo boe che ormeggia le imbarcazioni destinate al noleggio, una corsia di lancio che serve all’imbarco sbarco dei clienti delle varie attività (noleggio sia di imbarcazioni che di ormeggi) e dei residenti muniti di imbarcazione propria che fa capo all’unico, sempre occupato, moletto Comunale. 

Vogliamo sottolineare che della manutenzione e sicurezza del moletto comunale si sono sempre fatti carico l’Associazione Amici di Bagnaia e gli operatori di spiaggia in mancanza di qualsiasi, pur doveroso, intervento dell’Ente Locale. 

Nel versante portoferraiese insistono una seconda corsia di lancio per le barche della scuola di vela oltre ad un molo privato di proprietà di uno dei due stabilimenti e alcune boe in concessione per barche d’altura.

Per chiunque conosca le dimensioni dell’arenile e dell’insenatura della quale parliamo è evidente il sovraffollamento delle attività e delle infrastrutture presenti. 

Solo il buon senso e la discrezione degli operatori economici locali ha permesso, almeno fino ad ora, che non si creassero tensioni fra gli stessi operatori e i fruitori della spiaggia libera che, pur lamentandosi del via vai di imbarcazioni e dell’esiguità degli spazi, sia a terra che in mare, a loro riservati continuano, di anno in anno, a frequentare Bagnaia.

Il fatto è anche questo, Bagnaia non ha bisogno di attirare nuovo turismo, almeno nell’alta e media stagione. Numerose seconde case, dalle quali, fra l’altro, i due Comuni traggono notevoli introiti, la fama europea della scuola di vela, la stima della quale godono tutti gli operatori da parte dei loro clienti oltre ad un tramonto unico al mondo fanno si che per Bagnaia non esistano stagioni morte. 

I servizi mancanti, che rischiano davvero di compromettere l’appeal turistico di Bagnaia sono essenzialmente: il completamento della variante della strada provinciale, la mancanza di parcheggi e, non ultimo, la mancanza di bagni e docce pubbliche a norma, igienicamente compatibili con i tempi che stiamo vivendo, per gli utenti della spiaggia, oltre a un piccolo luogo attrezzato per un primissimo soccorso. 

Non potendo farsi carico della variante o dei parcheggi l’Associazione, che da anni chiedeva che la Casa del Pescatore, per i bagnaiesi la Baracca, venisse destinata a tale scopo, bagni, docce ecc. ha deciso di assumersene direttamente l’onere partecipando al bando di concessione con il convinto assenso e sostegno degli operatori locali.

Può darsi che la nostra domanda fosse mal motivata o descritta in modo carente, non voglio discutere di questo, ma, in nome del buon senso e dell’onestà intellettuale della quale siete dotati vi chiediamo una nuova valutazione degli scopi e degli interessi in base ai quali affidare la Casa del Pescatore al concessionario che la gestirà nei prossimi anni.

La scelta è fra una nuova, invasiva attività economica su di una spiaggia già oltremodo gravata e satura oppure di un piccolo ma necessario centro servizi per una comunità di residenti e per una molto più consistente comunità di ospiti sia stanziali che occasionali.

Grazie per l'attenzione."

Amici di Bagnaia 

Il presidente Simone Cecchini


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