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Attualità giovedì 21 novembre 2019 ore 16:30
L'armadio della memoria delle stragi toscane
Inaugurato l'archivio nato per tenere viva la memoria dei disastri della Moby Prince, della Costa Concordia e della strage del treno di Viareggio
FIRENZE — Per non dimenticare, per il sapere e studiare le tre ferite che hanno squarciato il cuore della Toscana. La strage del Moby Prince a Livorno, con le sue 140 vittime, quella della Costa Concordia al Giglio, con 32 morti e la strage del treno di Viareggio con altre 32 vittime innocenti.
Per ricordare queste tre tragedie è stato inaugurato alla Biblioteca Pietro Leopoldo a Firenze "L'armadio della memoria", voluto dal consiglio regionale della Toscana. Presenti al taglio del nastro i familiari delle vittime: Loris Rispoli, che ha perso una sorella nel disastro della Moby, Marco Piagentini presidente dell'associazione il "Mondo che vorrei" che nella strage di Viareggio ha perso la moglie e due figli piccoli, e Daniela Rombi che ha perso una figlia in quella notte di fuoco a Viareggio.
L'Armadio della Memoria è stato istituito in applicazione di una mozione unanime del Consiglio regionale nell'aprile del 2017, e sarà l'archivio per identificare l'archivio di tutti i materiali disponibili sulle tre stragi, in modo che sia mantenuto perennemente acceso il ricordo delle vittime. La stessa mozione ha promosso anche la nascita di un coordinamento regionale tra istituzioni e associazioni dei familiari delle vittime.
All'inaugurazione sono intervenuti il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani, i consiglieri Leonardo Marras, Stefano Baccelli e Francesco Gazzetti,
"Il disastro della Moby Prince nel mare di Livorno, l'incidente ferroviario di Viareggio, il naufragio della Costa Concordia davanti all'isola del Giglio sono tre ferite aperte non solo per i familiari che in quelle tragedie persero i propri cari, ma anche per l'intera Toscana - ha detto il presidente del consiglio regionale Eugenio Giani - Per questo gli avvenimenti tragici del 10 aprile 1991 (Moby Prince), del 29 giugno 2009 (Viareggio) e del 13 gennaio 2012 (Costa Concordia) non devono essere dimenticati".
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