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Attualità giovedì 18 novembre 2021 ore 09:00

La storia dei vaccini nell'incontro del Rotary

Durante la conviviale del Club è stata ripercorsa l'evoluzione dei vaccini a cura del professor Mario Sianesi, specialista in Chirurgia



PORTOFERRAIO — L’Evoluzione storica dei vaccini dal 500 ad oggi. È stato questo il tema della conviviale del Rotary Club isola d’Elba, tenutasi sabato 13 Novembre, presso il ristorante “Civico 313” di Portoferraio.

Un argomento interessante e strettamente attuale, come sottolineato dal presidente del club Sergio Cavaliere prima di cedere la parola ad un relatore d’eccezione: lo specialista in Chirurgia Generale e Chirurgia Vascolare professore Mario Sianesi, amico rotariano, socio del Club Parma Est, che vanta un curriculum di tutto rispetto. 

La relazione è stata articolata in due fasi ben distinte: la prima, prettamente storica, ha incluso un arco temporale compreso tra la scoperta del primo vaccino all’introduzione di questa metodologia nel nostro paese. Il termine “vaccinazione” nasce alla fine del 1700 quando venne scoperto un metodo per sconfiggere le malattie infettive impedendo il contagio dei soggetti sani. Tale merito spetta a Edward Jenner, brillante Medico e ricercatore inglese che, nel 1796 innestò nel braccio di un bambino di 8 anni una piccola quantità di materiale purulento prelevato dalle ferite di una donna malata di Vaiuolo Vaccino, la forma di Vaiolo che colpiva i bovini e, in forma cutanea lieve, anche gli allevatori. Il bambino non ebbe nessun disturbo e in seguito Jenner dimostrò che il piccolo era diventato immune alla forma umana del Vaiolo.In Italia, le vaccinazioni furono introdotte verso la fine del 1800, sulla spinta delle esperienze acquisite in Europa, con il vaccino contro il vaiolo e le ricerche sui batteri di Pasteur e Koch.La prima vaccinazione ad essere introdotta fu, appunto, quella antivaiolosa, resa obbligatoria dalla legge Crispi-Pagliani (1888). Nel 1939 venne resa obbligatoria la vaccinazione antidifterica entro i primi due anni di vita. A partire da quell’anno vennero introdotte, come programmi di immunizzazione universale dei nuovi nati, le vaccinazioni contro le seguenti malattie: Difterite, Tetano, Poliomielite, Pertosse, Rosolia, Morbillo, Parotite, Epatite B, Haemophilus influenzae b.Le vaccinazioni contro Difterite, Tetano, Epatite B e Poliomielite (quest’ultima tutt’oggi oggetto di pressanti campagne mondiali del Rotary Club, impegno protratto da oltre 35 anni e volto alla sua eradicazione) sono state introdotte come obbligatorie, e l’obbligatorietà permane tuttora.

La seconda parte si è quindi articolata su una descrizione del procedimento stesso con cui il vaccino riesce ad ostacolare lo sviluppo del virus. Sul finire della piacevole serata, dopo le molte domande poste dai soci del Club, è intervenuto il dottor Riccardo Palombo, socio e caro amico del Rotary Club isola d’Elba, che, leggendo alcuni passi della “Rivista italiana di studi napoleonici del 2011” ha descritto gli eventi che portarono all’introduzione prima, ed alla diffusione poi, del vaccino contro il vaiolo sul territorio elbano. Un interessante ricostruzione storica che è stata anche sapientemente attualizzata mostrando come le reazioni, i dubbi ed i timori mostrati dalla gente del tempo nei confronti del nuovo strumento di prevenzione ricalca quelle stesse preoccupazioni che ritroviamo oggi di fronte alla necessaria vaccinazione al Covid-19.


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