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Cultura mercoledì 28 maggio 2025 ore 12:40
Premio Brignetti, ecco i finalisti

La giuria del premio letterario, giunto alla 53esima edizioni, ha annunciato i nomi e i libri. Ora tocca alla giuria dei lettori
PORTOFERRAIO — La giuria letteraria del Premio letterario Internazionale Isola D’Elba-Raffaello Brignetti presieduta da Gino Ruozzi, d’intesa con il Comitato Promotore del Premio, presieduto da Roberto Marini, ha selezionato i vincitori finalisti dell’edizione 2025 che sono (in ordine alfabetico per autore) che sono:
Vittorio Lingiardi, Corpo, umano (Einaudi)
Sandra Petrignani, Autobiografia dei miei cani (Gramma Feltrinelli)
Sandro Veronesi, Settembre nero (La Nave di Teseo).
I tre libri vincitori del Premio Elba 2025, come spiega la giuria, "sono opere che documentano la qualità della letteratura italiana odierna, lo spirito di ricerca che si fa racconto di esperienze esistenziali importanti, sul piano personale e su quello collettivo".
In “Corpo, umano” di Vittorio Lingiardi la scrittura, a un tempo saggistica e narrativa, tocca uno degli argomenti più forti e critici del nostro tempo, così assillato dal culto del corpo eppure spesso anche così disattento ad amarlo davvero; Lingiardi ne propone una conoscenza che è anche l’inizio di una vera cura.
In “Autobiografia dei miei cani” Sandra Petrignani tenta la via di un nuovo racconto personale e autobiografico, che passa attraverso la compagnia fondamentale degli animali, nella consapevolezza di un’alleanza umana e animale che è essenziale per il futuro del mondo; dopo avere raccontato in maniera esemplare splendide “vite di altre”, ora Petrignani ci consegna un prezioso e coinvolgente esercizio di racconto pubblico di sé.
In “Settembre nero” Sandro Veronesi racconta il momento magico e irripetibile dell’incanto adolescenziale, declinato all’interno di una narrazione famigliare che lo scrittore indaga in modo lenticolare e illuminante da decenni; in quello stesso anno 1972 siglato dal tragico attentato terroristico alle Olimpiadi di Monaco di Baviera, che ci pone allora e oggi sempre drammaticamente a confronto con le profonde ferite della storia.
La terna dei finalisti vincitori del Premio ora concorrerà alla votazione finale che stabilirà un “Super-vincitore”. Le tre opere finaliste saranno sottoposte al voto di una giuria dei lettori, selezionata dal Comitato Promotore, che si andrà a sommare alle preferenze espresse dalla Giuria Letteraria composta da Gino Ruozzi (Presidente), Giulia Brandani, Mario Baudino, Marino Biondi, Gabriele Canè, Luciano Gelli, Giuseppe Lupo, Andrea Monda, Massimo Onofri, Silvia Ronchey, Carla Sacchi Ferrero.
La proclamazione dei finalisti vincitori e del “Super-vincitore” della 53esima edizione del Premio avverrà durante la cerimonia di premiazione prevista a Portoferraio sabato 6 Settembre 2025.
Il Premio è organizzato dal Comitato Promotore, con il Patrocinio della Regione Toscana e il Patrocinio del Ministero della Cultura.
Il Premio
A distanza di più di 50 anni da quando un gruppo di letterati toscani animato da Geno Pampaloni e Rodolfo Doni negli anni '60 lo ha fondato, l’ambizione di immaginare l’Isola d’Elba come una sorta di Utopia culturale capace di accogliere e coronare grandi spiriti, non solo italiani e non sono narratori, continua a essere viva e ad animare il Premio. “Le cose più importanti al mondo si realizzano grazie alla cultura”, aveva detto Napoleone Bonaparte arrivando all'Elba nel 1814 e portando con sé 146 volumi scelti personalmente dalla biblioteca di Fontainebleau, nucleo fondativo della sua futura biblioteca. Abbracciando questo principio il Premio, tra i riconoscimenti più prestigiosi italiani, da sempre anima l’Isola, frequentata nel corso degli anni da illustri poeti, scrittori, storici e critici letterari italiani e internazionali.
Dal 1984, grazie a Raffaello Brignetti, autore del Gabbiano Azzurro che ha fatto dell'Elba la sua patria elettiva trasfigurando il mare nello specchio metaforico delle sfide della vita, il Premio ha ripreso il suo dialogo con le correnti più vive della cultura contemporanea grazie anche alla generosità, alla dedizione e alla sensibilità di Alberto Brandani, un manager convinto che il libro sia un indispensabile volano di sviluppo.
L’impegno dei giurati e quello dei lettori che fanno parte della giuria popolare, oggi vogliono far continuare a crescere il Premio che rimane fedele alle ambizioni dei fondatori e consolida la propria vocazione, quella di essere un luogo di confronto nel quale si saldano tradizione e rinnovamento, memoria e progetto.
“Quelle barche di carta che sono i libri restano i vascelli più affidabili per affrontare i mari di una contemporaneità tanto drammaticamente complessa, per riaffermare ancora una volta la responsabilità della parola e della scrittura”, diceva Ernesto Ferrero, vincitore del premio Elba nel 2003, che ha presieduto e animato il Premio con la sua sensibilità e grandissima cultura.
Nella convinzione che la frontiera invisibile che corre tra terra e mare, propria dell’Isola, può diventare una finestra aperta sul mondo.
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