Attualità giovedì 16 aprile 2015 ore 18:11
Lorenzo Claris Appiani, il cordoglio di Rio Marina

Bandiere a mezz'asta, lutto cittadino, tutto il paese ha accolto la bara di Lorenzo Claris Appiani stringendosi intorno alla famiglia in lacrime
RIO MARINA — C'era idealmente tutta l'Elba ad accogliere la salma di Lorenzo Claris Appiani, oggi pomeriggio nella chiesa di Santa Barbara. C'era fisicamente, tutta Rio Marina. Una folla silenziosa e commossa si è stretta intorno al padre Aldo, alla madre Alberta e alla sorella Francesca per un ultimo saluto dalla terra, e nella terra, che Lorenzo amava.
Piange Alberta, non riesce a non guardare la bara posta al centro della navata con la foto del giovane figlio appoggiata a quella toga che era passione e mestiere comune con Lorenzo.
Sono molti gli occhi umidi nella folla di riesi alle sue spalle perchè Lorenzo era conosciuto, ricordato, amato qui a Rio Marina. Mentre sono applausi quelli che accolgono il ricordo degli amici di Lorenzo, salutato con un "Ciao Conte, ti vogliamo immaginare lassù intento a parlare di politica e calcio, magari bevendo un bicchiere di rosato, pronto a mollare tutto per avvicinare una bella ragazza".
E ancora: "Se n'è andato come un martire e così lo vogliamo ricordare".
E' invece don Leonardo Biancalani, parroco di Rio Elba, a lanciare un messaggio di speranza e di fede: "L'amore va oltre, questo dobbiamo ricordarcelo - spiega il parroco durante l'omelia - la morte non è l'ultima parola della vita. So che questo non consola dalla perdita di un figlio ma l'amore va oltre, soprattutto nei momento di difficoltà. Da domani - conclude don Leonardo - dobbiamo stringerci ancora di più intorno alle persone che lo hanno amato. Ora più che mai, oltre alle parole servono i fatti".
L'ultimo saluto è del sindaco di Rio Marina Renzo Galli, amico di famiglia degli Appiani che, commosso, ricorda: "E' stata Alberta a suggerirci lo slogan Comune Amico. Le istituzioni devono esserci amiche e proteggerci ma per Lorenzo non lo hanno fatto fino in fondo. Mi rivolgo a voi giovani: dovete cercare la verità, ne avete gli strumenti".
Un lungo corteo si è snodato poi per accompagnare il feretro alla tomba di famiglia scelta per la sepoltura.
Luca Lunedì
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