Ungulati, Landi interroga la Regione

ISOLA D'ELBA — “L’Elba non è più area vocata al cinghiale esattamente da tre anni, quando il centrosinistra contraddisse se stesso. Tre anni in cui la situazione non è migliorata, ma anzi è cambiata in peggio. Sempre più cinghiali, sempre più danni, sempre più sinistri, anche con esiti gravi e persino mortali, come purtroppo accaduto qualche mese fa". 

Lo ha dichiarato il consigliere regionale di opposizione Marco Landi.

"Oggi, in occasione della prossima approvazione del Piano Faunistico venatorio regionale - ha aggiunto Landi - si rivendica quella decisione che nessun vantaggio ha portato, e si annuncia che a seguito del confronto con il territorio, le associazioni ambientaliste e il Parco la Regione sta pensando a ‘un percorso finalizzato al contenimento e, dove possibile, all’eradicazione degli ungulati’". 

"C’era bisogno della discussione sul Piano faunistico per prendere atto che siamo di fronte a un problema di grande rilevanza?- ha proseguito Landi - Un problema che necessitava di risposte concrete da tempo, risposte che non possono che scaturire dal dialogo e dalla collaborazione tra tutti gli attori in campo, a partire dal Parco e dalla Regione, così come ho sollecitato in un’interrogazione presentata qualche giorno fa. Quantomai opportuna la riunione convocata dal Prefetto di Livorno: l’auspicio è che i partecipanti si presentino con le idee chiare, senza pregiudizi e con la volontà di limitare al minimo i danni causati dai cinghiali e dai mufloni e scongiurare nuovi incidenti”.

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