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Attualità giovedì 02 luglio 2015 ore 18:45

Elicottero e videosorveglianza per Montecristo

Il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano e il Corpo Forestale dello Stato hanno firmato una convenzione per aumentare i controlli su Montecristo



PORTOFERRAIO — Pronto intervento in elicottero e videosorveglianza contro la pesca di frodo. Ma non solo, un maggiore coinvolgimento degli uomini del Corpo Forestale nello studio e nella salvaguardia della riserva naturale di Montecristo.

E' questo il contenuto della convenzione firmata questa mattina nella sede dell'Enfola fra il presidente del Parco Giampiero Sammuri e il comandante regionale della Forestale Giuseppe Vadalà.

Una presenza più integrata della polizia ambientale con il personale del Parco che permetterà un più esteso monitoraggio delle presenze faunistiche su Montecristo con la speranza, forse a breve, di poter abbattere il muro delle mille presenze annue sull'isola.

Dice Sammuri: "Quello che andiamo a firmare oggi è un passo molto importante per la gestione e la valorizzazione di Montecristo. Un impegno con il Corpo Forestale che va al di là dell'opera di polizia, se pur fondamentale, ma che ci permetterà di raccogliere maggiori informazioni avvalendoci della grande professionalità e competenza della Forestale.

L'elicottero ci permetterà di intervenire in maniera tempestiva contro gli atti illegali che saranno comunque individuati dall'esteso sistema di videosorveglianza che entrerà in funzione a breve".

Commenta Vadalà: "Montecristo è una riserva unica nel mondo ed è importante lavorare insieme per leggere il territorio perchè i frutti di questo lavoro di squadra sono quelli che poi vedono i turisti e i cittadini dell'arcipelago".

Gli uomini della Forestale stazioneranno sull'isola mentre all'esterno la sorveglianza verrà effettuata tramite le imbarcazioni di ronda. L'elicottero farà base a Cecina ma permetterà un tempo di intervento di soli venti minuti dalla segnalazione.

Durante l'incontro è stata anche affrontata la questione degli accessi , per adesso limitati  a mille annui: "Superare quel limite è possibile, le condizioni ci sono tutte - ammette Sammuri - ma dovrà essere all'interno di un percorso ben regolamentato e condiviso con l'Europa dato che Montecristo ha il riconoscimento del Consiglio Europeo.

Riceviamo 12mila richieste all'anno e per noi è difficile dire di no. La videosorveglianza e le visite contingentate sono esattamente ciò che viene richiesto".

E se il progetto è quello di estendere la videosorveglianza a tutto l'arcipelago, la prima a esserne dotata sarà Pianosa poichè, data la sua vicinanza all'Elba, è la più soggetta al fenomeno della pesca di frodo: "Abbiamo avuto degli incontri con i procuratori di Livorno e Grosseto - conclude Sammuri - le registrazioni avranno valore probatorio e potranno essere utilizzate per individuare anche in differita i colpevoli".


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