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Attualità lunedì 01 giugno 2015 ore 13:01

Difesa e contropiede, così Rossi ha preso l'Elba

Nel day after della politica regionale la situazione elbana è fotografata dai sei comuni su otto che hanno spinto Rossi ma Mugnai è il più votato



CAPOLIVERI — L'analisi del voto è esercizio catartico e dalla relativa utilità: ogni partito, ogni candidato può far ballare i numeri per cercare soddisfazione o giustificazioni. Ma la logica dei numeri dice che questo voto regionale ha diverse storie da raccontare e, come nei migliori romanzi, appaiono in contraddizione.

Perchè se da una parte i seggi hanno decretato che ben sei comuni su otto hanno dato il maggior numero di voti alle due liste (Pd e Popolo Toscano) che sostenevano il governatore uscente, e riconfermato, Enrico Rossi, dall'altra il candidato che ha raccolto più voti è il suo concorrente di Forza Italia, Stefano Mugnai che lo supera 2.678 a 2.605.

Se andiamo a vedere il voto di area, sommando quindi i voti raccolti da Rossi e Tommaso Fattori (con la sua lista Sì - Toscana a sinistra) da una parte e a quelli di Mugnai i voti raccolti da Claudio Borghi (Lega Nord e Fratelli d'Italia) il quadro macro politico dice che l'Elba si conferma isola a vocazione di centro destra: sono 4.579 i voti d'area azzurro-verde contro 3.250 i voti rossi (a diversa gradazione di Rossi, comunque).

Ballano dunque 1.329 voti che pochi non sono sui 9.289 voti validi espressi. 

Come si spiega quindi che sui municipi dell'isola questa mattina sventolassero tre volte le bandiere del Pd rispetto a quelle di Forza Italia? In termini calcistici si potrebbe parlare di difesa e contropiede.

Mugnai ha raccolto sì più voti ma, trascinato dal candidato locale, li ha concentrati in soli tre comuni: Capoliveri, Porto Azzurro e Portoferraio e in quest'ultima non sono bastati a primeggiare. La spiegazione va quindi cercata nel lavoro sul territorio non dei candidati (o della loro riconoscibilità) ma dei partiti. Qui il Pd ha vinto: ha tenuto botta in tutti i comuni portando al voto più persone ovunque (una gioiosa macchina da guerra?). Una solidità sparsa che ha permesso a Rossi a di primeggiare in comuni per niente scontati come Marciana Marina e Rio Elba.

La zampata, il contropiede restando in metafora, l'ha piazzata a Portoferraio e su questo si imporrà una riflessione ulteriore per capire quanto le ultime vicende giudiziarie abbiano pesato sulla scelta degli elettori.

In generale l'area di centro destra ha pagato la divisione del voto fra le due liste di Forza Italia e Lega Nord, dato reso ancora più evidente se si considera che la Lega non aveva candidati elbani (il solo Lanera correva per Fratelli d'Italia) e che molti sono stati i voti dati alla lista.

Luca Lunedì
© Riproduzione riservata


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