Attualità sabato 29 novembre 2014 ore 15:59
Come difendersi dalle truffe in rete
Dopo le ultime vicende che hanno visto elbani essere vittima di truffe in rete, ecco alcuni semplici consigli per sapere come difendersi dai ladri 2.0
PORTOFERRAIO — Certo nessuno oggi si farebbe raggirare comprando la fontana di Trevi, ma acquistando un telefonino..beh è un'altra cosa. Gli ultimi casi di cronaca (18 falsi venditori scoperti ed arrestati grazie alle denunce di altrettante vittime) hanno dimostrato come gli elbani siano bersagli più facili degli altri per i delinquenti che popolano il web.
L'insularità, si sa, aumenta i prezzi dei generi di consumo: aumentano i costi di trasporto e di conseguenza i prezzi al dettaglio e anche la disponibilità non è sempre la stessa che nel resto del Paese. Per questo internet è una grande risorsa: offre prezzi più bassi, e in tempi di crisi economica anche un piccolo sconto ruba lo sguardo, e una gamma illimitata di scelta.
Ma nel mare magnum della rete sono molti i pescecani e bisogna sapere come nuotare e dove. Ce lo spiega Antonio Scuglia, giornalista e esperto di tutela dei consumatori, che nel suo libro TotoTruffa (ed.Felici), ai raggiri della rete dedica un capitolo:
"La raccomandazione della Polizia postale è semplice: mai aprire nè tanto meno rispondere alle email che chiedono i vostri dati di accesso ai conti. Nessuna banca, posta o altro infatti chiede mai password e codici ai propri clienti".
E nel caso degli acquisti?: "Ebay (per citare il maggiore sito di compravendita on line) in realtà offre un'efficace protezione e ci si può cautelare abbastanza grazie al sistema dei feedback, cioè i giudizi rilasciati da altri clienti. Non fidatevi di chi ne ha pochi o non ne ha, soprattutto se comprate oggetti costosi".
Molte truffe avvengono da indirizzi verosimili: "Non cliccate sui link ma digitate voi stessi l'indirizzo della banca o del circuito della carta di credito che già conoscete e se si viene invitati a partecipare a quello che sembra un affare, mai inviare anticipi di denaro, mai fornire i propri dati bancari".
E come capire che siamo stati vittime di una truffa o che siamo per esserlo? "Ci sono sette sintomi ai quali stare attenti: Non conosciamo la persona che ci ha mandato il messaggio, ci viene promessa una somma di denaro, ci viene chiesta una somma di denaro, ci vengono chiesti gli estremi del conto bancario, la richiesta è inspiegabilmente urgente, il mittente chiede con insistenza la massima riservatezza, il mittente promette di inviare documenti dall'estero relativi all'attivtà proposta".
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