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Attualità giovedì 01 febbraio 2024 ore 19:10

Problemi della sanità, il punto sui progetti

Da sinistra Fabio Chetoni, Giacomo Corsini, Simone Bezzini, Angelo Zini.

Nell'incontro di Regione e Asl coi cittadini è stato fatto il punto sui principali problemi della sanità dell'isola e sui progetti in corso



PORTOFERRAIO — Oggi pomeriggio al centro culturale De Laugier di Portoferraio si è tenuto l'incontro pubblico sulla sanità all'Elba. Presenti Simone Bezzini, assessore regionale alla sanità, Giacomo Corsini, direttore sanitario dell'Azienda Usl Toscana nord ovest, Fabio Chetoni, direttore della Zona distretta Elba, Luigi Genghi, direttore sanitario dell'ospedale di Portoferraio, Sabina Nuti, rettrice della Scuola superiore Sant' Anna di Pisa, Luciano Lippi, dirigente della Regione Toscana del settore risorse umane, Michela Maielli, dirigente della Regione Toscana responsabile delle reti cliniche.

A moderare l'incontro è stato Angelo Zini, sindaco di Portoferraio e presidente della conferenza dei sindaci elbani sulla sanità.

Durante l'incontro sono state affrontare le principali criticità della sanità dell'Isola d'Elba.

“L’ospedale di Portoferraio è un presidio essenziale per la sanità della nostra regione – commenta l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini - Incontrare le istituzioni locali, i professionisti e la cittadinanza dell’isola è stata una grande occasione per ascoltare e comprendere lo stato della sanità elbana che, per le sue caratteristiche fisiche e demografiche, si presenta come una realtà unica nel suo genere. Se le politiche sanitarie di per sé richiedono visione e capacità di anticipare i fenomeni, quando si ha a che fare con la sanità elbana servono anche misure eccezionali". 

"Qui è partito ad Ottobre “Anch’io all’Elba”,- ha spiegato Bezzini - un progetto innovativo di carattere sperimentale per rispondere alla carenza di medici ed attrarre professionisti al presidio di Portoferraio, che sta dando i primi esiti positivi. A questi si aggiungono progetti di telemedicina e di sanità territoriale che stanno dando garanzia di cura e assistenza. Vogliamo continuare a portare a casa risultati importanti in termini di risposta ai bisogni di salute della cittadinanza dell’Isola d’Elba e, in questo, il confronto tra le Istituzioni, l’Azienda, le organizzazioni sindacali e i comitati di partecipazione è decisivo. Dobbiamo proseguire a lavorare tutti insieme in questa direzione”.


Luciano Lippi ha fornito alcuni dati relativi al progetto Anch'io all'Elba. Da Settembre a Dicembre sono stati 115 i professionisti di tutta la Toscana che hanno aderito al progetto per prestare servizio almeno una settimana all'Elba per un totale di circa 9mila ore.


Sabina Nuti ha illustrato il progetto Tuscany Health Ecosystem (vedi scheda sotto). Giacomo Corsini ha affrontato il tema delle prossime riforme della sanità territoriale che stanno interessando anche l'Elba, dall'emergenza urgenza alla continuità assistenziale. 

“Sui tempi di attesa della diagnostica stiamo cercando di aumentare le prestazioni a disposizione degli elbani, sia lavorando sulla appropriatezza delle prescrizioni, sia incrementando le ore di attività aggiuntiva dei nostri professionisti sia incrementando le prestazioni con il privato accreditato”.

Ecco di seguito una scheda delle principali misure adottate dall'Azienda USL Toscana Nord Ovest all'Isola d'Elba.

Il progetto "Anch'io all'Elba. Rispetto alla carenza di medici disponibili a prestare servizio in modo continuativo sull’isola a questa criticità è stata data risposta garantendo la copertura dei turni grazie alla disponibilità dei professionisti a fare rete con gli ospedali più grandi e grazie al progetto, finanziato dalla Regione Toscana, “Anch’io all’Elba”, che da settembre a dicembre ha portato un incremento di circa 9000 ore.

Circa il 50% dei medici che hanno aderito al progetto proviene da altre aziende sanitarie. Si tratta in prevalenza di anestesisti, medici di medicina interna, ortopedia, ostetricia, emergenza e urgenza, radiologia, dialisi e in generale delle maggiori specialistiche chirurgiche, per un costo complessivo di circa 500mila euro..Inoltre, grazie al progetto Anch’io all’Elba è stato possibile reperire un ulteriore ortopedico che va ad aggiungersi ai due già presenti con continuità sull’isola.
Il resto della dotazione organica è in linea con gli anni precedenti e registra un incremento di 11 addetti all’assistenza e di 4 unità tra infermieri e i tecnici sanitari.
Teleconsulto cardiologico.

Un rilevante servizio orientato alla sicurezza del paziente è costituito dall’attivazione, dal giugno 2023, del collegamento con Piombino per il teleconsulto cardiologico sui posti letto di OBI (Osservazione Breve Intensiva) e della medicina, attrezzati per il monitoraggio, e dall’istituzione di posti letto 2A (ad alta intensità), mentre sarà necessario rafforzare la chirurgia che oggi è in difficoltà.


Radiodiagnostica e liste di attesa. Anche per quanto riguarda la radiodiagnostica, a fronte di una diminuzione delle prestazioni rispetto al 2019 (28.961 contro 2.4321) del 16%, è stata aumentata l’offerta nel privato accreditato, che è passata dalle 1.059 prestazioni del 2019 alle 3.857 del 2023. Un investimento importante di oltre i 550 mila euro per ridurre le liste di attesa.
Infermieri di famiglia. La difficoltà a reperire medici si riversa anche sull’assistenza territoriale, piano sul quale l’Asl ha risposto con l’istituzione del servizio di Infermieristica di famiglia e di comunità, che copre il 100% dell’isola e che gode di una discreta capillarizzazione sanitaria, grazie anche alla presenza di un distretto/casa della salute in ogni comune (con l’unica eccezione di Marciana che fa riferimento al distretto di Marciana Marina).


Emergenza-Urgenza. Per quanto riguarda l’emergenza-urgenza, all’Elba, oltre ai mezzi di soccorsi del volontariato, è presente una automedica con un equipaggio composto da medico, infermiere e, unico caso in Toscana, da autista soccorritore.


Medicina territoriale. Inoltre, la buona cooperazione con i medici di famiglia e il fatto che siano organizzati in un’unica aggregazione funzionale territoriale (Aft) facilita l’avvio di percorsi assistenziali e permette un’efficace integrazione con la continuità assistenziale e con la guardia turistica. Non sempre è possibile ricoprire tutti i turni, ma la presa in carico del cittadino è assicurata attraverso la centrale unica, presente in tutta la provincia e che, grazie ad un accordo aziendale, permette la consulenza telefonica con un medico dal continente. La proficua collaborazione con i medici di medicina generale consente anche di tenere sotto controllo la spesa farmaceutica pro capite, la più bassa di tutta la regione, ciò grazie ad una maggiore attenzione all’appropriatezza.

Investimenti. Sono già terminati i lavori di adeguamento del distretto di Marciana Marina, per un importo di oltre 300mila euro, in parte finanziati dalla ASL e in parte dalla Regione. Con gli investimenti del Pnrr di 1 milione e 500mila euro sarà realizzata la casa di comunità di San Rocco. L’inizio dei lavori è programmato ad aprile e se ne prevede il termine a giugno del 2026. Infine, ad aprile dovrebbero terminare i lavori della centrale operativa territoriale di via Annunziata, per un investimento di circa 400mila euro.

Il progetto Tuscany Health Ecosystem anche all'Elba. Nella mattina di oggi, inoltre, all’ospedale di Portoferraio, si è riunita anche la cabina di regia istituita per il coordinamento e il monitoraggio del progetto Tuscany Health Ecosystem (THE), finanziato nell’ambito del PNRR, coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, con lo scopo di supportare la governance dell'ecosistema sociosanitario e di fornire evidenze in merito a progetti di ricerca che favoriscano il passaggio a tecnologie innovative in ambito di salute.


La cabina di regia coordinerà le attività previste per l’Isola d’Elba ed è composta dai sindaci del territorio, dalla dirigenza dell’Azienda USL Toscana nord ovest, dai rappresentanti dei professionisti che operano nei servizi socio-sanitari territoriali, dai rappresentanti della Regione Toscana e dai ricercatori del Centro Health Science della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.


Durante l’incontro sono state presentate le proposte di attività sperimentale che il progetto THE potrebbe mettere in campo nell’isola attraverso il lavoro dei ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna, sotto la guida della Rettrice, Sabina Nuti, responsabile scientifico del progetto.
In particolare, gli interventi orientati dalla ricognizione preliminare dei bisogni sociosanitari e da incontri e focus group con i sindaci e gli enti del terzo settore si rivolgeranno: ai giovani, in particolare nell’ambito degli stili di vita sani e del rischio di dipendenze; ai malati con patologie croniche, che potranno sperimentare sistemi innovativi basati sull’implementazione di servizi integrati di telemedicina; alle persone con disabilità, i cui bisogni e caratteristiche saranno mappati per poter costruire un’assistenza più tempestiva e personalizzata; alla popolazione tutta, che sarà coinvolta in un osservatorio basato su indagine rispetto alla qualità di vita e ad altre tematiche legate alle caratteristiche del territorio fisiche e sociali, nonché volto alla valutazione degli interventi implementati nell’isola.


L’incontro sarà ripetuto semestralmente per garantire un allineamento degli attori durante tutta la durata del progetto THE.


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