DISSALATORE

Dissalatore, "rischio vulnus istituzionale"

Lo riferisce il portavoce del Comitato dopo un colloquio con Vilma Moronese presidente della Commissione Ambiente del Senato sul decreto "Salva Mare"

Vilma Moronese e Leonardo Preziosi

C'è un'accelerazione per approvare definitivamente il disegno di legge "Salva Mare",  che ha il fine di tutelare l'ambiente marino con particolare attenzione ai rifiuti e anche agli scarichi a mare degli impianti di desalinizzazione.

Per questi ultimi infatti è previsto che i progetti dei dissalatori i cui scarichi finiscono in mare siano prima sottoposti a valutazione di impatto ambientale proprio per scongiurare danni agli ecosistemi marini, procedura dalla quale invece l'impianto previsto a Mola è stato escluso, e per la cui esclusione Asa ha chiesto una proroga nei giorni scorsi alla Regione Toscana (leggi qui l'articolo).

A questo proposito, Leonardo Preziosi, presidente di Italia Nostra Arcipelago Toscano e portavoce del Comitato per la difesa di Lido e Mola, proprio questa mattina ha avuto un colloquio con la senatrice del Gruppo misto Vilma Moronese, presidente della Commissione Ambiente del Senato.

Il disegno di legge "Salva Mare" infatti ha già fatto tre passaggi in Parlamento, due alla Camerae uno al Senato, quindi sta per essere sottoposto al voto definitivo del Senato.

"La presidente Moronese - ci ha spiegato Preziosi - non ha ancora ricevuto la comunicazione del "Salva Mare" dalla Camera e quindi pensa di calendarizzare il ddl in Commissione prima possibile. Mi ha riferito che ha già chiesto alla Presidenza del Senato la possibilità di non portare il ddl in aula e quindi di gestire gli eventuali emendamenti al massimo con 2-3 sedute in Commissione e poi il testo potrà essere convertito in legge".

"A suo avviso non ci dovrebbero essere intoppi - ha aggiunto Preziosi - perché alla Camera hanno apportato lievissimi cambiamenti che non riguardano in particolare l’art.11 che contiene le disposizioni inerenti la realizzazione di un impianto di desalinizzazione; la senatrice dunque ritiene che nel giro di qualche settimana si possa arrivare alla conclusione dell'iter".

"La senatrice - ha aggiunto Preziosi - inoltre ha sottolineato che in tema di ambiente marino e dissalatori il quadro normativo è certamente cambiato e qualunque scelta che non lo consideri oggi costituisce un ‘vulnus’ istituzionale. Nel malaugurato caso, infatti, in cui la Regione accetti la richiesta di proroga formulata dall’ASA e quindi l’opera possa essere ulteriormente non assoggettabile alla procedura di VIA, è abbastanza ormai certo che la “Salva Mare” diventi legge prima che sia realizzato il dissalatore. Mi auguro che prevalga il buon senso e che si proceda di conseguenza".