Attualità

Corte dei Conti, chiuso il caso Etruria Servizi

Si è tenuto nei giorni scorsi il dibattimento conclusivo della vicenda riguardante un presunto ammanco nella riscossione dei tributi

Il municipio di Rio Elba

Un anno di distanza fra la prima e la seconda udienza, e adesso ci vorrà qualche mese prima della sentenza definitiva. Si è tenuto qualche giorno fa  - mercoledì 18 luglio - presso la Procura Generale della Corte dei Conti di Firenze il dibattimento conclusivo della vicenda contabile nella quale la responsabile del servizio tributi del comune di Rio nell'Elba è stata chiamata a rispondere in giudizio per un ammanco di 940mila euro,  "per aver disposto il pagamento alla società affidataria del servizio di accertamento tributario relativo all’ICI di una somma a titolo di aggio corrispondente in sostanza al 90,06% delle entrate accertate, nonostante un disciplinare prevedesse un aggio percentuale non superiore al 37,5%".

La società affidataria  - come ha scritto QUInewsElba in articoli precedenti - è la Etruria Servizi srl, ed i fatti contestati dal procuratore della Corte dei Conti risalgono al 2005 quando l'amministrazione comunale stipulò un contratto con quella società per affidare il servizio di riscossione dell'Ici. Un contratto in essere fino al 2009 quando la nuova amministrazione subentrata decise di gestire il servizio in proprio.

In pratica,  l'Etruria Servizi accertava i debitori dell'imposta comunale e tratteneva come compenso il 37,5% di quanto accertato. Secondo l'accusa sostenuta dal procuratore regionale invece la fetta che andava alla società privata  era di molto superiore, fino al 90%. Il mancato incasso dovuto alla differenza avrebbe quindi formato il mancato introito per il Comune di 940mila euro.

L'accusa , anche nell'ultimo dibattimento, ha ribadito i fatti contestati definendo la procedura "avventata" ed "aberrante", mentre la difesa ha basato il proprio intervento cercando di dimostrare che la differenza riscontrata era  fra accertato e riscosso, e che col tempo le procedure di recupero in corso avrebbero permesso quantomeno di ridurre la cifra contestata, come sarebbe dimostrato anche dagli ultimi bilanci.

Per la sentenza definitiva, quindi, ci sarà da aspettare, in quanto la chiusura del procedimento sarebbe ottimisticamente attesa prima della fine del 2018.