Politica

Casa del pescatore, "affidamento legittimo"

Il sindaco di Rio Corsini durante il Consiglio comunale di Rio ha risposto alla richiesta di chiarimento della consigliera di minoranza Battaglia

Spiaggia di Bagnaia

Durante il Consiglio comunale di Rio svoltosi ieri mattina era presente anche un gruppo di cittadini della frazione di Bagnaia, dato che fra gli argomenti c'era anche una richiesta di chiarimento sulle modalità di affidamento della gestione della Casa del pescatore che si trova sulla spiaggia di Bagnaia.

Nei giorni scorsi l'associazione Amici di Bagnaia aveva contestato tale affidamento (leggi quiqui), annunciando anche un eventuale ricorso al Tar, e successivamente la consigliera di minoranza Cinzia Battaglia ha presentato al sindaco e alla giunta una richiesta di chiarimento (leggi qui l'articolo) in merito a quello che è un bene demaniale marittimo.

Dopo una breve discussione sulla natura formale del documento presentato da Battaglia (mozione, interrogazione o interpellanza), alla fine il sindaco di Rio Marco Corsini ha spiegato la procedura che ha portato ad affidare l'immobile ad un diving.

Nello spiegare i vari passaggi, il sindaco ha sottolineato che trattandosi di un bene del Demanio marittimo e quindi dello Stato, il Comune ne ha curato solo la parte amministrativa seguendo le regole previste dalla legge e non avrebbe potuto disporne diversamente.

Anche i criteri del bando per la gestione, ha detto il sindaco, hanno seguito la normativa (in particolare l'articolo 37 del Codice della navigazione) in modo trasparente e il Comune non avrebbe potuto in alcun modo cambiare i criteri per favorire un'associazione.

A proposito delle promesse fatte in merito in campagna elettorale, a cui ha fatto riferimento nel documento la consigliera Battaglia, ex assessora della giunta Corsini poi passata all'opposizione, il sindaco ha precisato di non essersi speso in nessun impegno dato che neppure sapeva dove si trovasse tale immobile.

Il sindaco ha comunque ringraziato l'associazione Amici di Bagnaia per l'importante lavoro svolto in un territorio che ha definito come "la zona più lontana dell'impero" indicando le difficoltà dell'amministrazione a gestire la frazione.

Battaglia, ringraziando il sindaco per la risposta, ha comunque osservato che l'amministrazione avrebbe potuto fare un atto di indirizzo per favorire le associazioni del territorio indicando nel bando criteri non commerciali.

Anche il capogruppo di Terra Nostra Umberto Canovaro è intervenuto sulla questione spiegando che, secondo lui, potevano essere individuati percorsi diversi per la gestione dell'immobile, tipo una convenzione, se ci fosse stata la volontà politica. Ipotesi però contestata dal sindaco Corsini che ancora una volta ha sottolineato che non era in potere dell'amministrazione comunale agire diversamente, dato che si tratta di un bene demaniale che segue quindi le regole dello Stato e che gli "uffici comunali devono solo gestire".

Infine il sindaco ha spiegato che gli uffici stanno esaminando le osservazioni pervenute ma ha anche sottolineato che "la richiesta di revoca del bando porterebbe la società che ne ha ottenuto la gestione ad un ricorso contro il Comune con un notevole esborso di risorse pubbliche".

A proposito dell'affidamento diretto di alcuni servizi per esempio alla società Parco minerario srl il sindaco di Rio ha inoltre spiegato al capogruppo Canovaro che il Comune ha potuto farlo essendo il concessionario diretto e quindi formalmente si tratta di procedere con procedure seguono regole diverse.

Ma la domanda che nessuno ha fatto e che è rimasta in sospeso è invece questa: avrebbe potuto l'amministrazione comunale chiedere al Demanio marittimo un accordo per essere lo stesso Comune il concessionario dell'immobile di Bagnaia e poi in seguito agire diversamente per l'affidamento della gestione in ragione del fatto che si tratta dell'unica struttura pubblica nella frazione? Il Consiglio comunale avrebbe potuto dare mandato al sindaco di attivare tutte le procedure per avviare una richiesta in questo senso?