Politica

PD: "Nessuna opera pubblica degna di rilievo"

L'attacco di immobilismo da parte della minoranza consiliare PD in risposta alle dichiarazioni del capogruppo di maggioranza ViviAmo Portoferraio

I consiglieri di minoranza PD

Alle dichiarazioni espresse ieri da Adalberto Bertucci sul comportamento della minoranza consiliare, accusandola di bloccare gli uffici con le sue richieste, e alle dichiarazioni  del sindaco Ferrari, oggi risponde la minoranza PD con una nota a firma dei consiglieri Cosetta Pellegrini. Antonella Giuzio, Paolo Andreoli e Alessandro Mazzei.

"Ancora una volta - scrivono i consiglieri PD - le esternazioni dell’attuale compagine amministrativa sono infarcite di latenti minacce, argomentazioni parziali e vagheggiamenti sul passato, al fine di confondere chi legge. Ribadiamo qui che la mozione di sfiducia è un 'atto politico' contro un' amministrazione e un sindaco che in questi anni hanno abbandonato il paese ad uno stato di degrado e inconsistenza politica mai vista nella storia della politica portoferraiese ed elbana". 

"Nessuna opera pubblica degna di rilievo (forse la piccola rotonda di San Giovanni?), - sottolineano i consiglieri di minoranza PD - una macchina amministrativa distrutta ed avvilita, strumenti urbanistici scaduti e in scadenza che bloccheranno di fatto ogni intervento possibile sul territorio, nessuna autorevolezza nelle politiche comprensoriali".

"A ciò si aggiungono le scelte scellerate e contestate dall’opposizione - sottolineano - in merito alla rinuncia al ricorso al Tar contro il piano di successione dell’ex unione dei comuni: il ricorso era un atto dovuto per rivedere l’ingente mole di debiti ascritti ingiustamente ai soli Comuni. Se tra gli “eredi” dell’Unione dei Comuni vi erano anche la Provincia e il Consorzio di Bonifica, come non considerare anche questi soggetti nella successione dei rapporti attivi e passivi dell’Ente? Tale scelta ha di fatto sottratto ai cittadini ingenti somme del bilancio comunale per far fronte a debiti di cui altri avrebbero potuto e dovuto rispondere".

"A chi dice che le legittime richieste delle minoranze hanno fatto perdere tempo agli uffici comunali, - proseguono -  ricordiamo che questa amministrazione è in carica ormai da quasi cinque anni ed il niente prodotto non è certo ascrivibile a responsabilità delle minoranze ma alla mancanza di progetti, alle divisioni interne e all’improvvisazione che ha caratterizzato il lavoro politico".

"Se un attacco a questa maggioranza c’è stato è solo quello ad opera dei suoi stessi consiglieri: alcuni sono passati sui banchi dell’opposizione, altri hanno preferito abbandonare il Consiglio,- rimarcano i consiglieri PD -  altri ancora hanno preferito non partecipare. Solo una debole difesa per il sindaco è arrivata dal capogruppo nella dichiarazione di voto, nessun altro consigliere ha sentito il dovere di difendere il proprio referente politico, di sostenerlo e nemmeno di esprimere la propria solidarietà".

"La vera sconfitta politica di Mario Ferrari - concludono - è aver perso la fiducia dei suoi collaboratori e dei suoi più convinti sostenitori. Ora non gli resta che tirare a campare per qualche altro mese.