Attualità

"Costretti a riaprire lo stato di agitazione"

Sindacati e rappresentanti dei dipendenti del Comune di Portoferraio chiedono assunzioni per riorganizzare il funzionamento dei servizi comunali

Con una nota congiunta Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e rappresentanze unite dei dipendenti del Comune di Portoferraio chiedono di nuovo all'amministrazione comunale di Portoferraio di procedere per le assunzioni necessarie all'erogazione dei servizi comunali (clicca qui per leggere il precedente articolo).

"Anche quest'anno il Comune di Portoferraio non ha avuto rispetto delle relazioni sindacali e dunque dei suoi dipendenti. Dobbiamo ricordare che è solo grazie a essi e al loro senso di responsabilità che i cittadini possono ricevere servizi professionali. Servizi ineccepibili erogati oltretutto da un numero di dipendenti sempre più basso.

Anche nel 2018 l'amministrazione comunale non ha certo brillato in tema di politiche del personale (ricordiamo ad esempio il caso del segretario comunale e del comandante della Polizia municipale).

L'amministrazione comunale non ha adempiuto agli atti necessari affinché si potessero prevedere le assunzioni necessarie a rimettere in piedi il funzionamento della macchina comunale. Per ringraziare i dipendenti dell'impegno profuso nel corso di questi ultimi anni non vengono oltretutto rispettati gli accordi sindacali.

Nessuna risposta positiva neanche per quanto riguarda gli impegni richiesti al sindaco nel corso dell'ultima delegazione trattante. 

Una cosa deve essere chiara fin da ora: appena terminate le limitazioni dettate dalla legge 146/90 saremo costretti ad aprire lo stato di agitazione anche se questo certamente non può più essere utilizzato come metodo di relazioni sindacali.

Ribadiamo dunque il poco rispetto dell'amministrazione comunale nei confronti dei lavoratori e e di chi li rappresenta".