Attualità

Aggressione in carcere,"serve più personale"

L'aggressione di quattro agenti della Polizia penitenziaria ha messo in allarme i sindacati che segnalano la necessità di più personale e strutture

Dopo l'aggressione da parte di un detenuto verso quattro agenti della Polizia penitenziaria all'interno del carcere di Porto Azzurro, avvenuta ieri mattina, intervengono i sindacati per segnalare alcune criticità.

Il sindacato provinciale Osapp, ha spiegato come "una semplice operazione di routine come quello del controllo sulle persone al rientro dai passeggi si è trasformato come pretesto da parte di un detenuto per aggredire fisicamente il personale addetto a tali operazioni".

Il sindacato Osapp ha aggiunto inoltre che "il detenuto, da poco tradotto presso la struttura elbana a seguito di continue aggressioni ai danni del personale di Polizia penitenziaria nei vari istituti in cui è stato ospite, e giunto pertanto con un provvedimento di sanzioni disciplinari da scontare a seguito delle stesse, non intendeva per nulla sottoporsi a tale controllo". 

Proprio perché insofferente ai controlli avrebbe preso a testate e morsi gli agenti.

"Quindi a fatica si è riuscito a fermare la furia aggressiva. Per quanto riguarda il personale sono stati dichiarati guaribili tra i sette e i trenta giorni. Purtroppo codesta segreteria teme che tali atti di violenza siano solo l’inizio di una escalation di offese e aggressioni ai danni della Polizia Penitenziaria a seguito della macchina del fango che in questi ultimi giorni è in atto visto anche l'assenza ingiustificata della politica. - hanno concluso da Osapp - Infatti a seguito di incontri con poliziotti di altri istituti si è convenuto che negli ultimi giorni vi è un generale aumento delle aggressioni sia verbali che fisiche e che senza un’intervento urgente si possa aprire una nuova stagione di violenza".

Su quanto avvenuto a danno degli agenti del carcere elbano è intervenuta anche la Fp-Cgil provinciale spiegando che "solo grazie all'unione e alla professionalità degli agenti che si sono potute evitare conseguenze peggiori. L'aggressore - già segnalato in passato per i suoi problemi psichici - è stato fatto calmare e poi riportato in sezione".

"Riteniamo inammissibile che i detenuti con bisogno di cure psichiatriche finiscano nei reparti delle carceri. - hanno aggiunto dalla Fp-Cgil - La mancata realizzazione delle residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza (Rems) - che avrebbero dovuto sostituire gli ospedali psichiatrici giudiziari - rappresenta una problematica che evidenziamo da tempo. A rendere ancora più difficoltosa la gestione di queste criticità particolari è la cronica mancanza di personale: anche all'interno della struttura di Porto Azzurro - così come in altri penitenziari italiani - si registra purtroppo una carenza di organico importante. È dunque quanto mai urgente assumere e ripristinare gli organici necessari".

"In questo contesto di risorse assolutamente insufficienti sia in termini strutturali che organici, le donne e gli uomini dell'Amministrazione penitenziaria sono costretti ad operare in condizioni difficilissime per i carichi di lavoro e per l'enorme pressione sociale che sono costretti a sostenere quotidianamente, - hanno concludo dalla Fp-Cgil - come purtroppo dimostrato dall'altissimo numero di suicidi che si registrano annualmente tra questi lavoratori. Come Fp-Cgil chiediamo risorse immediate a tutela di tutti."