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Dissalatore a Mola, nuovo stop ai lavori

Lo ha disposto il Comune di Capoliveri con un'ordinanza a firma del responsabile dell'Area tecnica. Ecco le motivazioni del provvedimento

Zona di Mola (foto di repertorio)

Prosegue la battaglia contro il progetto del dissalatore a Mola. Dopo il decreto del Tar Toscana che sospendeva l'ordinanza del Comune di Capoliveri dell'8 Maggio scorso relativa ai rumori prodotti dai cantieri edili (leggi qui l'articolo), è arrivato però uno stop da parte del Comune nei confronti dei lavori propedeutici al dissalatore.

Infatti il Comune di Capoliveri il 29 Maggio scorso con ordinanza n. 35 del responsabile dell'Area tecnica ha disposto l'immediata sospensione dei lavori da parte di Asa spa relativi al progetto di realizzazione di un dissalatore, denominato "Autonomia idrica Isola d’Elba - lotto 1°: impianto di dissalazione in località Mola da 80 l/s lt al s. Opere accessorie a terra e a mare. Stralcio anticipatorio".

Inoltre nella stessa ordinanza viene disposto che "nessuna attività esecutiva sia realizzata prima del positivo esito della procedura di esclusione a Via (verifica di assoggettabilità a Via, ndr) - in caso di esito positivo - del loro necessario recepimento in un nuovo decreto di approvazione, atteso che detti lavori, allo stato, non sono realizzabili in assenza del positivo procedimento di Via che la Regione ha avviato in data 20 Maggio 2020".

Nell' ordinanza la sospensione dei lavori per il dissalatore viene motivata dal fatto che:

- la comunicazione di avvio dei lavori è stata inviata da Asa il 28 Aprile 2020 ma successivamente, in data 20 Maggio 2020, la Regione Toscana ha informato il Comune dell'avvio del procedimento di verifica di assoggettabilità di competenza regionale relativa al progetto stesso e che tale procedura prevede 45 giorni di tempo per le osservazioni;

- che peraltro dalla suddetta comunicazione emerge che l’istanza di avvio del procedimento è stata presentata dal proponente ASA alla Regione Toscana in data 14.05.2020, cioè a dire in un momento successivo alla comunicazione di ripresa lavori in data 28.04.2020;

- che il progetto è diverso da quello per cui è stata effettuata la comunicazione;

- che i lavori in oggetto risultano pertanto ad oggi privi del necessario titolo abilitativo, ai sensi della normativa citata in premessa;

- che pertanto nelle more delle valutazioni tecniche e ambientali in corso nell'ambito dell'avviata istruttoria della verifica di esclusione di VIA, risulta inibita ogni possibilità di procedere all’attuazione del medesimo, anche con riferimento a fasi “propedeutiche” e/o “funzionali”, nelle more della procedura di verifica di esclusione di Via in corso.