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Capo Poro, "il Parco ritiri i nulla-osta"

Legambiente:"Bene il sindaco Montauti su riapertura del sentiero. Le altre istituzioni seguano il suo esempio e rivedano la situazione a Galenzana".

Sul provvedimento del Comune e sulle dichiarazioni del sindaco di Campo nell'Elba Montauti in merito a quanto accaduto a Capo Poro interviene Legambiente Arcipelago Toscano (leggi qui l'articolo).


"Legambiente Arcipelago Toscano - si legge in una nota - esprime grande soddisfazione per la decisione del Comune di Campo nell’Elba di riaprire il sentiero per Capo Poro, che ricade nella Zona B del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e nella Zona speciale di conservazione (Zsc, Direttiva Habitat) e Zona di protezione speciale (ZPS, Direttiva Uccelli) di Monte Capanne – Promontorio dell’Enfola".

"Il sindaco Montauti - proseguono da Legambiente  - mette così un punto fermo in una vicenda di colonizzazione del territorio segnata di abusi e violazioni, con interventi dei carabinieri forestali che hanno portato a multe e denunce ma che non hanno fermato chi vuole privatizzare sentieri e boschi, chi ha chiuso sentieri pubblici storici e ne ha realizzati ex novo o ampliati altri senza permesso per trasformarli in autostrade di accesso a Galenzana".

"Ora chiediamo anche al Parco Nazionale di ritirare i nulla-osta concessi e di bloccare ogni tipo di attività nell’area di Galenzana/Capo Poro fino a che non saranno risolti i contenziosi messi in atto dalla proprietà. L’atto del Comune mette fine a una prepotenza intollerabile e dovrebbe essere da esempio anche per le altre istituzioni coinvolte", concludono da Legambiente.