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Aeroporto, si volerà dall'Elba verso la Penisola?

Mentre arrivano le prime reazioni al naufragio del fondo di garanzia aereo c'è attesa per la scadenza prevista domani sulla continuità territoriale

L'aereo con cui il Presidente della Repubblica Mattarella è atterrato all'Elba il 17 Settembre 2017

Dopo l'annuncio del sindaco di Rio che mette definitivamente fine al progetto di istituire un fondo di garanzia per garantire il tradizionale flusso turistico aereo, in particolare con le destinazioni di Svizzera e Germania, che in base alle decisioni della Gat avrebbe dovuto essere finanziarlo attraverso laumento, solo in alta stagione, del contributo di sbarco da 3,5 a 5 euro, arrivano le prime reazioni a caldo.

Il sindaco di Campo nell'Elba, Davide Montauti, che aveva portato la richiesta del fondo di garanzia nella Gat, ha così commentato su Facebook: "L'aeroporto all'Elba è fondamentale! Certamente non sarà la svolta dei collegamenti sull'isola ma permette ad una nicchia di turismo importante come i tedeschi, gli svizzeri ed in generale chiunque a raggiungerci facilmente. Perderlo è fare un salto indietro di 50 anni".

Ora però si pone un'altra questione perché domani, 6 Novembre, scade il bando di gara per la continuità territoriale aerea fra l'isola d'Elba e gli aeroporti di Firenze, Pisa e Milano Linate.

Ricordiamo che il bando precedente, scaduto a Marzo 2019, è andato deserto e quindi anche tutta la stagione 2019 l'isola d'Elba è stata senza collegamenti aerei con la Penisola.

Successivamente è stato redatto e pubblicato un altro bando (leggi qui l'articolo) e chi si aggiudicherà il servizio dovrà stipulare con Enac una convenzione che durerà tre anni a partire dal 1 Febbraio 2020.

Riuscirà questa volta l'isola d'Elba ad avere garantito il diritto alla continuità territoriale aerea per i prossimi tre anni?