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Cronaca venerdì 17 giugno 2016 ore 21:03

L'Elba piange Mario Castells

Alla soglia del secolo di vita ci lascia Mario Castells, figura di grande rilievo: reduce, insignito d'encomio solenne e fondatore del circolo Pertini



PORTOFERRAIO — Mario Castells, socio fondatore del circolo Pertini dell'Elba, classe 1917, è deceduto giovedì sera alla Rsa del Phalesia di Piombino, dove era ricoverato da poco tempo in seguito ad una malattia che ha avuto il sopravvento su di un fisico ormai provato dagli anni. 

"Mario fino all'ultimo ha comunque manifestato la sua grande forza d'animo, che ha caratterizzato tutta la sua vita, fatta di impegno per la famiglia, il lavoro e il volontariato" commentano gli amici del circolo Pertini che aveva contribuito a fondare. 

Una vita intensa quella dell'ex marinaio del Dicat della Capitaneria di Porto che nel tremendo bombardamento tedesco del 16 settembre del 1943, si prodigò generosamente salvando vite umane e aiutò il comandante Massimo, perseguitato dai nazifascisti, in un rifugio elbano ai mangani. Non a caso aveva ricevuto, lo scorso anno, dal sindaco Mario Ferrari, dal Comandante del porto Casale e dall'Associazione Marinai in congedo, un encomio solenne, con apposita cerimonia. 

Il mare è stato al centro della sua vita e non comune è stata la sua impresa, compiuta a 83 anni, quella del record, ancora imbattuto, di circumnavigazione dell'isola in canoa, senza soste, in 12 ore e 41 minuti. Nel 2002 ha poi ricevuto il Premio Città di Portoferraio quale pensionato dalla vita esemplare. 

"Mario ha infatti iniziato a sei anni i suoi mille mestieri - raccontano sulla pagina Facebook a lui dedicata - ha fatto il calzolaio dal Nutini, il falegname dal De Pasquali, il barbiere, il saldatore con il Romagnani, vendeva ovunque torta di ceci del Castagnacciaio a 13 anni, poi è stato pescatore insieme al padre, che era manovratore alla bocca dell'altoforno. E ancora Mario è stato operaio ossigenista e con la fiamma ossidrica ha tagliato a pezzi il ponte Hennin nel 41-42, una volta smantellata l'attività dei primi altiforni d'Italia a coke che si svolgeva a Portoferraio. Con lui lavorava Colombi che poi diventò vice sindaco. 

E' stato chitarrista in una band musicale alla Grotta Azzurra col quintetto Aurora; ma anche istruttore di vela per 14 anni ai Bagni Elba, poi vari anni taxista e anche commerciante per 10 anni, con un negozio di alimentari accanto al Castagnacciaio al mercato vecchio, nel centro storico. La sua vita terrena è finita ed ora riposa in pace un uomo di grande fede".

La salma è esposta alla sala mortuaria dell'ospedale di San Rocco e il rito funebre sarà tenuto al cimitero della Misericordia sabato 18 giugno alle ore 10 a cura dall'impresa Fuligni. Lascia il figlio Ernesto e alcuni nipoti tra cui Alice, Elisa e la nuora Celeste Bignetti, a cui il Circolo Pertini esprime la propria vicinanza e a loro va anche quella della redazione di Quinews Elba. Portoferraio perde un personaggio di valore.


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