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DISSALATORE sabato 22 gennaio 2022 ore 19:00

Oltre 300 al convegno per dire No al dissalatore

Walter Montagna, Leonardo Preziosi, Gabriele Canè, Francesco Aliberti

Grande partecipazione all'iniziativa del Comitato per la difesa di Lido e Mola. Proposte concrete per arrivare ad una autonomia idrica dell'isola



PORTOFERRAIO — Articolato e ricco di informazioni il convegno dal titolo "L'acqua che c'è!", organizzato dal nuovo Comitato per la difesa di Lido e Mola in collaborazione con il Comune di Capoliveri, Italia Nostra e Fondazione Isola d'Elba, per approfondire la situazione idrica dell'Elba e le possibili alternative al progetto del dissalatore di Mola. Ad introdurre il convegno il sindaco di Capoliveri Walter Montagna e Leonardo Preziosi, presidente di Italia Nostra Arcipelago Toscano.

Vari i relatori esperti intervenuti sulle tematiche idriche e sull'impatto dei dissalatori che sono stati moderati dal giornalista Gabriele Canè, già direttore de La Nazione, Il Giorno e de Il Resto del Carlino.

Il professor Carlo Alberto Ricci, docente di Sistema Terra e Cambiamenti Globali dell’Università di Siena, ha sottolineato come sull'isola non siano ancora stati attivati strumenti sufficienti per misurare esattamente le potenziali risorse idriche a disposizione, nonostante risulti che l'Elba potrebbe avere una sua autonomia idrica. Il problema è rendere disponibili tali risorse nei periodi di picco, durante la stagione estiva. Senza dati esatti, è difficile discutere ipotesi e poi fare delle scelte.

Il dato fondamentale evidenziato invece dal professor Francesco Aliberti, già professore di Igiene Generale e Applicata presso il Dipartimento di Biologia dell’Università Federico II di Napoli, è il 57% di perdite nella rete idrica dell'Elba. Quindi la metà dell'acqua prodotta dal dissalatore con costi elevati anche per la comunità elbana.

L'ex sindaco di Portoferraio Mario Ferrari, intervenuto come ex funzionario della Comunità Montana, ha evidenziato il rischio rottura della condotta sottomarina, costruita nel 1985 con vita per 25 anni ma che è già durata oltre il previsto. Per Ferrari una soluzione alternativa è l'accumulo di risorse idriche in bassa stagione per maggiori necessità di consumo (come per esempio la vecchia ipotesi di una diga a Pomonte).

Secondo Carlo Gasparri della Commissione ambiente della Fondazione Elba "il danno sarà irreparabile", se sarà  costituito il dissalatore di Mola e andrà ad impattare nell'ambiente marino di tutto il golfo Stella, di cui lui ha studiato le correnti.

Nel suo intervento il professor Alessandro Corsini, ordinario di sistemi per l'energia e l'ambiente all'Università La Sapienza di Roma, ha sottolineato come "il consumo energetico del dissalatore è pari quello dell'intero comparto industriale agricolo dell'Elba".

Il consigliere regionale della Lega Marco Landi ha ribadito che la scelta del dissalatore sia passata sopra la testa dei cittadini dell'isola. "Una decisione politica ingiusta nei confronti del territorio alla luce delle criticità da sempre evidenziate. Una scelta sulla quale gli elbani dovranno far sentire forte in Regione la loro voce contraria alla costruzione di un opera dannosa e costosa per la popolazione"

La professoressa Gabriella De Giorgi, docente di diritto amministrativo, della segreteria Commissione Via e Vas nazionale, ha invece evidenziato come siamo in ritardo in Italia nella attuazione degli strumenti di partecipazione dei cittadini. Ma ha parlato della legge 241/90 che sottrarrebbe i piani urbanistici a tale partecipazione anche se ha evidenziato come in genere le Regioni siano più avanti negli strumenti di partecipazione.

L'avvocato Paola Mancuso ha sottolineato "come non ci sia stata una partecipazione da parte dei cittadini" nell'iter del dissalatore con cui i cittadini e il territorio sono stati bypassati dalla dichiarazione di "pubblica utilità" per accelerare opera.

Giampiera Usai, segreteria di Ancim, Associazione nazionale Comuni isole minori, ha poi evidenziato come siano state le isole fin dall'antichità a trovare soluzioni innovative per l'emergenza idrica proprio perché molto frequentate per fini turistici. Quindi il suo invito è quello di studiare che cosa si può riprendere dal passato guardando ai fondi del Pnrr.

Laura Di Fazio, assessora all'ambiente del Comune di Capoliveri, ha ringraziato i relatori perché "hanno confermato che il progetto di questo dissalatore non è adeguato". "Dobbiamo mettere al primo punto della nostra agenda l'ambiente", ha spiegato Di Fazio evidenziando come la scelta della collocazione del dissalatore sia stata inadeguata e una criticità per tutta l'Elba. Secondo Di Fazio "l'Elba può trasformare le sue criticità idriche in un momento di rilancio di un modello Elba sostenibile". Una delle alternative è la costruzione di invasi ma con una integrazione di tutte le risorse partendo dal riparare la condotta idrica dell'Elba che è in condizioni fatiscenti ma anche dalla costruzione di una nuova condotta sottomarina.

Marco Mantovani, presidente della Fondazione Isola d’Elba onlus, ha ringraziato tutti gli esperti intervenuti per il loro contributo disinteressato per chiarire la questione del dissalatore. Ha inoltre ringraziato Carlo Gasparri per i suoi studi sulle correnti del Golfo Stella e ha sottolineato la  necessità che la comunità locale sia unita in questa battaglia contro il dissalatore.

Italo Sapere, del Comitato per la difesa di Lido e Mola, ha sottolineato come il comitato non sia contrario per principio ai dissalatori ma spiegato che all'Elba l'acqua c'è. Sapere ha inoltre sottolineato che le zone dove dovrebbe essere realizzato il dissalatore e le opere accessorie (Mola e Lido) sono a rischio allagamento.

Leonardo Preziosi, presidente di Italia Nostra Arcipelago Toscano a fine convegno ha detto: "Il fatto che sia venuto fuori da tutte le relazioni la certezza che questo è un impianto di pura follia e che ha delle criticità di sostenibilità ambientale ed energetica sono una prova palese che il progetto deve essere assolutamente fermato" (vedi il video in fondo all'articolo).

A chiusura del convegno il sindaco di Capoliveri Walter Montagna ha dichiarato: "Il convegno è stato un momento di partecipazione e discussione con le associazioni dei cittadini. Il dialogo che è sempre mancato. Il Comune sta agendo sul piano legale e proseguirà la sua battaglia. Però per la prima volta io e la mia amministrazione non ci siamo sentiti soli, finalmente il dissalatore diventa un problema comprensoriale" (vedi il video in fondo all'articolo).

Presenti al convegno anche i sindaci e i rappresentanti dei vari Comuni elbani, oltre ad associazioni di categoria e cittadini. 

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Un convegno dunque che ha riscosso un'ampia partecipazione di pubblico con oltre 300 presenze tra il pubblico nella sala del Centro De Laugier e online. Una iniziativa che ha informato in modo chiaro e diretto sulle problematiche della dissalazione evidenziando che l'impatto negativo dell'impianto non sarà solo sul Comune di Capoliveri ma su tutta l'Isola.

Quindi è auspicabile che il Comitato difesa Lido e Mola, promosso da Leonardo Preziosi, venga sostenuto concretamente da tutta la comunità locale e che diventi il Comitato di difesa di un Elba unita contro la costruzione di questo dissalatore imposto dalla Autorità Idrica Toscana.

Marco Migli

Direttore QUInews


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Montagna, sindaco di Capoliveri "dissalatore, la questione è comprensoriale"
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