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Attualità martedì 09 febbraio 2021 ore 11:43

Strada Campo Lo Feno, "è necessario fare presto"

Le associazioni del marcianese chiedono che sia ripristinata il prima possibile la viabilità sul tratto di strada interrotto della provinciale 25



MARCIANA — Riguardo alla frana di Campo Lo Feno, in seguito alla quale è stata interrotta la viabilità di un tratto della provinciale n.25 (vedi articoli correlati sotto)  le associazioni del marcianese chiedono l'emergenza per le procedure della messa in sicurezza.

"Sono passati poco più di due mesi dalla frana sulla provinciale Sp 25 in località Campo Lo Feno che ha interrotto la possibilità di percorrere l'anello occidentale dell'isola, un passaggio essenziale, un'arteria dell'isola che unisce non solo un territorio comunale, ma anche tutti quei servizi vitali per la quotidianità e l'economia di questa parte dell'isola".

Si apre così una nota a firma delle associazioni Costa del Sole, Consorzio Capo Sant'Andrea, CAI Sottosezione Elba, associazione Pedalta, associazione Amici di Patresi e Colle d'Orano, Associazione Amici Colle d'Orano, Misericordia di Pomonte e Chiessi e Comitato Festeggiamenti Chiessi.

"Partiamo dall'impossibilità per i mezzi della Misericordia di Pomonte di assistere eventuali emergenze notturne o festive – al momento agli abitanti di Colle d'Orano, Patresi o Sant'Andrea non è consentito sentirsi male di domenica, di notte o con allerta meteo. - spiegano le associazioni - La sanità elbana versa già in condizioni precarie - su questo versante e con questa situazione stradale ambulatori e assistenza medica sono pressoché inesistenti e non serve ricordare a nessuno che siamo in un momento di emergenza sanitaria nazionale, con una percentuale di anziani nella zona alquanto alta, vista la longevità dei marcianesi".

"Tutti i servizi, - proseguono le associazioni - dalla raccolta dei rifiuti, al servizio postale, ai commercianti, ai lavoratori e ai residenti che abbiano necessità di recarsi 'dall'altra parte' della frana risentono e hanno avuto ripercussioni se non solo organizzative anche economiche a causa di questa interruzione di viabilità. La stagione è alle porte e la necessità di percorrere l'anello nella sua interezza diventerà sempre più un bisogno cruciale".


"La situazione Covid attuale ha già proiettato la sua ombra sull'avvio della stagione – se, quando, come e quanti saranno gli arrivi dei turisti, ma la stagione non sono solo loro, sono anche servizi, trasporto merci, raccolta rifiuti, trasporti pubblici, manifestazioni sportive. - aggiungono le associazioni -  La promozione del territorio, l'operatività di aziende e non ultimo la vita di queste dipende dalla fruizione di questa via di comunicazione, di questa arteria vitale non solo per la zona occidentale, ma per tutta l'isola. Stiamo seguendo con attenzione lo sviluppo della vicenda e le recenti comunicazioni della Provincia in merito ai primi interventi effettuati, la direzione è quella giusta ma non possiamo permetterci perdite di tempo".

"L'interruzione dell'anello occidentale è un’emergenza per il territorio elbano e come tale deve essere risolta in maniera definitiva, in tempi stretti con tempestivi finanziamenti da parte degli enti preposti e con altrettanto tempestivi interventi: non vogliamo neanche pensare alla possibilità di affrontare la stagione turistica e tutto ciò che ne consegue in termini criticità dei servizi e della circolazione con una strada parzialmente chiusa con la sua fruizione affidata all'intervento delle associazioni di volontariato", concludono le associazioni.


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