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Attualità sabato 12 novembre 2022 ore 10:00

Cure palliative a casa, il diritto di una bimba

Il comitato Elba Salute ha segnalato una lettera molto forte ricevuta dai genitori di una bambina gravemente malata e chiede risposte



ISOLA D'ELBA — Il comitato Elba Salute ha reso nota la lettera che due genitori disperati hanno inviato alle massime autorità regionali e sanitarie per chiedere che la propria figlia Alessia adolescente (nome non reale) possa avere un assistenza diretta e a domicilio, di uno specialista pediatrico in cure palliative per accompagnarla nel suo ultimo viaggio della vita in serenità e non in sofferenza. Sono ancora in attesa di una risposta...".

"Elba Salute e moltissimi Elbani, provati da queste terribili e dolorose situazioni, chiedono alla politica regionale, alla direzione sanitaria, alla conferenza dei Sindaci e alla direzione delle Cure Palliative zona Livornese, di attivare il percorso con pratica di urgenza, affinché un esponente delle cure palliative pediatriche affianchi i genitori di “Alessia”", aggiunge il comitato.


"Elbani, questa volta non lasciamo sola questa famiglia anch'essa sprofondata nelle disperazione", conclude Elba Salute.


Così scrivono i genitori di Alessia:

Buongiorno sono un familiare di una ragazza oncologica residente all'Isola d'Elba ringrazio per le ottime cure finora ricevute dal SSN Toscano ma attualmente le sue condizioni sono cambiate.


Vorrei che le fosse garantito anche qui in territorio insulare e disagiato l'accesso alle cure palliative pediatriche come sancito dalla legge 38/2010 che regola e disciplina i diversi aspetti delle cure palliative.


Si tratta di una norma all'avanguardia nel panorama europeo anche perché stabilisce percossi di accesso, cura e formazione differenziati per adulti e minori poiché hanno una serie di caratteristiche diverse.


Attualmente la ragazza ha trovato la disponibilità di operatori sanitari e volontari che sopperiscono ad un vero e proprio percorso istituzionale.

Le chiedo fortemente di vigilare e prendersi carico di garantire che il percorso venga svolto totalmente a domicilio e che questo percorso una volta istituzionalizzato possa essere utilizzato per altri bambini ed adolescenti che ne necessitano”.



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