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Politica lunedì 04 luglio 2016 ore 11:00

"Certi di aver governato bene il paese"

Danilo Alessi, Cristina Amato, Lorenzo Conticelli, Giovanni Fratini, Loriano Lupi, Nadia Mazzei, Fabrizio Sivori e Giulia Spada rispondono a De Santi



RIO NELL'ELBA — "Sig. sindaco De Santi,

seguiamo con assoluta serenità la Rionovela delle sue ripetute denunce sulla pesante eredità che avrebbe ricevuto dalle precedenti amministrazioni, fatta di gravi irregolarità amministrative, sprechi e addirittura distrazione di danaro pubblico. 

Ci riferiamo, in quest’ultimo caso, ai 581mila euro destinati a mettere in sicurezza il bacino di Bagnaia e che, secondo i suoi consulenti ed in particolare secondo un suo fidatissimo amico e consulente, che sembra accecato dalla rabbia, sarebbero stati utilizzati impropriamente per spese correnti. 

Abbiamo cercato più volte di farle capire che quei soldi erano ben custoditi dal tesoriere comunale. Ma non c’è stato verso. Abbiamo letto la relazione della sua giunta sul consuntivo relativo all’anno 2015, portato in approvazione nella seduta del consiglio comunale del 29 giugno, e scopriamo che il contributo ministeriale per Bagnaia, al netto di quanto speso per la passerella dall'amministrazione Schezzini, c’è ancora e c’è tutto. 

Come esisteva e c’era tutto nel bilancio preventivo 2015 e nel consuntivo 2014. Si tratta di ben 885 mila euro comprensivi, quindi, di quei 581 di cui, nell’indimenticato e indimenticabile consiglio comunale del 18 dicembre dello scorso anno, lei certificò la sparizione o, meglio, lo sputtanamento in spese correnti ad opera dell'amministrazione Alessi e della sua cricca. Informi subito della straordinaria riapparizione di quei 581mila euro il suo amico e consulente. La notizia non gli potrà fare altro che bene. 

Servirà ad abbassargli quell’eccessivo tasso di rabbia che ha in corpo e che, alla lunga, non giova alla salute. Sempre nella relazione della giunta si afferma che il conto consuntivo per l’anno 2015 presenterebbe un disavanzo di 960mila euro. Come abbiate fatto a trovare quel disavanzo Dio solo lo sa. Ma forse anche Lui ha difficoltà a saperlo. 

Un consiglio, sindaco: non si faccia subito bello per aver trovato quel disavanzo. Corre il rischio di fare, come con il contributo per Bagnaia, una seconda, brutta figura. I conti, infatti, li stiamo facendo anche noi e, da una prima verifica, sta venendo fuori che, nel calcolare quel disavanzo, molto probabilmente sono stati commessi alcuni errori. 

Animati, non ostante tutto, da benevolo spirito di collaborazione, le faremo conoscere al più presto le nostre valutazioni. Abbiamo letto con attenzione tutti gli altri avvisi di messa in mora e, da ultimo, l’invito a dedurre della Corte dei Conti sulla vicenda del parcheggio di Via A.Moro. 

Avvisi ed invito che non sono affatto sentenze di condanna, come malignamente insinua sempre quel suo rancoroso amico/consulente. E anche lei sindaco la smetta di parlare di indagini della Procura della Corte che confermerebbero lo stato quasi fallimentare delle finanze del Comune di Rio Elba. 

Ci porti a conoscenza di una, una sola, pronuncia della Procura sui conti consuntivi da noi approvati nella quale sia scritto quello che lei afferma. Abbiamo, certo, ricevuto alcuni rilievi sulla gestione finanziaria, ai quali abbiamo sempre puntualmente risposto con delibere di Consiglio. Ma non abbiamo mai ricevuto dalla Corte dei Conti una pronuncia che prefigurasse uno stato di predissesto o dissesto finanziario. 

Piuttosto ci dica sindaco, come ha fatto a far approvare nell’ultimo Consiglio comunale il consuntivo dello scorso anno senza la relazione del revisore, violando un preciso obbligo di legge? E come ha fatto a dimenticarsi che la documentazione relativa al bilancio preventivo e al rendiconto del 2015 doveva pervenire ai Consiglieri almeno 20 giorni prima del giorno fissato per la seduta del Consiglio comunale? Altra grave violazione di legge. 

Si legga gli articoli 174 e 227 del Testo unico delle norme sugli Enti locali e il Regolamento comunale di contabilità. Da una persona come lei, così tanto determinata nel cercare presunti illeciti, non ci saremmo mai aspettato comportamenti così palesemente illegittimi, oltre che scorretti nei confronti dei componenti del Consiglio. 

Noi siamo certi ed orgogliosi, caro sindaco, di aver amministrato Rio Elba con il migliore impegno, con costante rigore amministrativo e soprattutto con grande onestà. Di tutto il polverone che Lei ha sollevato e sta sollevando rimarrà ben poco. Anzi nulla".


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