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Attualità sabato 11 gennaio 2020 ore 19:55

Medaglia per il padre di Vasco catturato all'Elba

Vasco Rossi con il padre Giovanni Carlo Rossi

Medaglia d'Onore a Giovanni Carlo Rossi, che fu catturato dai tedeschi all'Elba nel 1943 e fu deportato nei campi di prigionia in Germania



MODENA — E' in arrivo la Medaglia d'Onore alla memoria del padre del celebre cantautore Vasco Rossi, Giovanni Carlo Rossi, internato militare nei lager nazisti durante la seconda guerra mondiale. L’onorificenza conferita su Decreto del Presidente della Repubblica tra pochi giorni perverrà alla Prefettura di Modena che ne programmerà la data di consegna, forse intorno al 27 Gennaio, Giornata della Memoria. Lo fa sapere in una nota l'associazione Un ricordo per la pace di Aprilia.

"Se il Prefetto acconsentirà alla richiesta della famiglia, - spiega Elisa Bonacin, presidente dell'associazione Un ricordo per la pace - la cerimonia potrebbe svolgersi presso il Municipio di Zocca, cittadina dell’appennino emiliano ove risiede la vedova, signora Novella Corsi, che qualche mese ha firmato l’istanza per la richiesta dell’onorificenza. Le pratiche necessarie sono state curate dall’associazione Un ricordo per la pace promotrice dell’iniziativa in collaborazione con il Comune di Zocca".

Giovanni Carlo Sisto Rossi

"Giovanni Carlo Rossi - si legge nella nota dell'associazione - era tra i 650.000 soldati italiani che dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 dissero NO al nazismo e pagarono sulla propria pelle la fedeltà alla Patria. Con legge n. 296 del 27 dicembre 2006 la Repubblica Italiana ha previsto per gli ex deportati (ormai rarissimi i viventi) ed alla loro memoria la concessione della Medaglia d’Onore a titolo di risarcimento morale per quanto patito in Germania. Catturati dai tedeschi sui vari fronti vennero deportati nei campi di concentramento ed obbligati al lavoro coatto; sottoposti a vessazioni morali, a maltrattamenti fisici ed a forti privazioni alimentari. Migliaia di IMI (Internati Militari Italiani) morirono nei lager e migliaia al rientro in Italia per le gravi malattie contratte in prigionia".

Era stato lo stesso Vasco a raccontare sui social le vicissitudini del padre, deceduto nel 1979. Catturato dai tedeschi all’isola d’Elba il 17 settembre 1943 (leggi qui l'articolo) e deportato a Dortmund, costretto a lavorare per la Germania nazista. Riuscì a ricongiungersi con i famigliari solo nell’ottobre 1945.

Vasco era stato il nome scelto dal padre “Carlino” per l’unico figlio in segno di gratitudine per il compagno di prigionia che gli aveva salvato la vita in Germania durante “il bombardamento finale”.

Una storia che non è sfuggita all’associazione Un ricordo per la pace di Aprilia impegnata da anni nel progetto “Memoria agli Imi 1943-1945”. A Luglio 2019 la presidente dell’associazione Elisa Bonacini aveva scritto una lettera pubblica a Vasco per invitarlo a richiedere la medaglia in memoria del padre. Il messaggio pubblicato da alcune testate giornalistiche è stato accolto positivamente dal cantante che domenica 28 Luglio ha pubblicato in Instagram alcune storie dedicate al papà prigioniero in Germania con l’esplicito riferimento alla Medaglia d’Onore ed al alcuni stralci lettera dell’associazione Un ricordo per la pace.

Elisa Bonacini, presidente dell'associazione sottolinea: “Una storia quella del padre di Vasco che non potevamo ignorare. La lettera che abbiamo inviato ai giornali il 19 luglio dell’anno scorso ha avuto grande riscontro mediatico: il messaggio pubblicato da alcune testate giornalistiche tra cui il Resto del Carlino di Modena è pervenuto a Vasco in vacanza a Zocca. Avevamo scritto: 'Caro Vasco, seppur inconsapevolmente, sei il più celebre dei testimonial per accendere i riflettori sulla storia degli IMI. Troppi anni di oblio. Chi meglio di te può farlo?'. E Vasco lo ha fatto. Siamo stati piacevolmente sorpresi dalla risposta in Instagram pochi giorni dopo, domenica 28 luglio, il giorno del compleanno del padre. Vasco ha pubblicato due storie dedicate al papà prigioniero in Germania e alcuni stralci della nostra lettera. Successivamente siamo stati contattati da una collaboratrice del cantante e ci siamo subito attivati per la richiesta dell’onorificenza, in collaborazione con il Comune di Zocca. E l’esito non poteva essere che positivo". 

Dalle storie di Instagram di Vasco Rossi del 29 Luglio 2019

"Tanto lavoro in questi mesi: grazie alla risposta di Vasco ed alla diffusione della notizia decine e decine di figli e nipoti di Imi,  - aggiunge la presidente dell'associazione - tra cui molti suoi fan, ci hanno contattato per avere informazioni sulla Medaglia d’Onore ed essere seguiti nell’iter. Moltissimi tra loro stanno per ricevere l’onorificenza già il prossimo 27 gennaio, Giornata della Memoria. Tra le telefonate pervenuteci alcune segnalazioni sono state di stimolo ad ulteriori ricerche sul percorso militare e di prigionia di Giovanni Carlo Rossi. In particolare stiamo cercando di identificare il militare di nome 'Vasco' che gli salvò la vita in Germania".

"Esprimo a nome della mia associazione le più fervide congratulazioni alla sig.ra Novella e alla famiglia Rossi. - conclude la presidente Bonacini - Spero di poter incontrare presto Vasco nella sua Zocca o magari all’inaugurazione del Museo per la pace, un progetto cui la nostra associazione sta lavorando da molti anni qui ad Aprilia ove nel 1944 si sono tenuti tra i più cruenti combattimenti della seconda guerra mondiale per la liberazione di Roma. È nostra intenzione riservare una sezione della mostra agli Internati Militari Italiani. Se Vasco acconsentirà, saremmo felici di poterla intitolare al padre Giovanni Carlo in rappresentanza di tutti gli IMI 1943-1945. Ci sono valori che è necessario trasmettere alle giovani generazioni! Vasco, non dire no!”


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