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Attualità lunedì 28 gennaio 2019 ore 21:05

Nuovo scontro fra Onorato e Grimaldi

Vincenzo Onorato

Vincenzo Onorato controbatte a Manuel Grimaldi, lo accusa di disinformazione sistematica verso il suo gruppo e annuncia querela per diffamazione



MILANO — Non si placa lo scontro fra l'armatore Vincenzo Onorato e il gruppo Grimaldi. Oggi con una nota Grimaldi ha nuovamente attaccato Onorato. Qui di seguito il comunicato integrale diffuso.

"Il Gruppo Grimaldi desidera esprimere, con ancora maggior vicinanza, la propria solidarietà al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Danilo Toninelli ed al Presidente della Confederazione Italiana Armatori Mario Mattioli, vittime di un ennesimo turpe attacco mediatico da parte di Vincenzo Onorato. 

Se umanamente appare comprensibile lo stato di agitazione in cui versa Vincenzo Onorato, con il bond aziendale a 37,9 centesimi (molto meno della metà del valore di emissione), la multa di Euro 29 milioni comminata dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per abuso di posizione dominante e concorrenza sleale, il crollo delle quote di mercato, le perdite sempre più ingenti, il blocco intervenuto sulla tentata fusione CIN-Moby immaginato per confondere mercati finanziari e creditori, nel contempo non si può non replicare alle notizie infondate e calunniose da lui riportate. 

Manuel Grimaldi (foto da youtube di Messaggero Marittimo)


Il Gruppo Grimaldi rappresenta una delle principali realtà imprenditoriali del Centro-Sud, opera una flotta composta da 115 navi di proprietà di cui ben 51 assolutamente prive di debiti. Ha un fatturato di oltre Euro 3 miliardi ed occupa 15.000 dipendenti in tutto il mondo (a terra ed in mare), di cui ben 12.000 europei.

Sin dalla sua fondazione, avvenuta oltre 70 anni fa, il Gruppo ha sempre raggiunto risultati positivi, registrando un rapporto fra investimenti ed indebitamento fra i più prudenti nel settore a livello mondiale.

Grazie alla filosofia di gestione improntata all’eccellenza ed alla professionalità, il Gruppo mantiene da sempre ottime relazioni con enti istituzionali e finanziari a tutti i livelli, nonché con i sindacati regolari riconosciuti a livello mondiale e nazionale. Non a caso, recentemente, il Gruppo ha ricevuto pubblici attestati di apprezzamento per il proprio stato patrimoniale, finanziario ed economico, dai vertici di alcune fra le più importanti banche Europee.

Inoltre, annualmente il Gruppo riceve regolarmente i più prestigiosi premi internazionali per la logistica ed il trasporto marittimo.

Con riferimento agli equipaggi, le 27 navi miste merci/passeggeri, gestite dal Gruppo con i marchi Grimaldi Lines, Finnlines e Minoan Lines in tratte intra-europee, impiegano a rotazione su 2.000 posti di lavoro oltre 4.000 marittimi, tutti comunitari.

Sulle altre 90 navi merci RoRo, Car carrier e ConRo, impiegate prevalentemente su tratte transoceaniche, gli equipaggi sono composti prevalentemente da marittimi europei, in numero ben superiore rispetto a quanto richiesto dalla normativa nazionale ed internazionale.

Inoltre, preme segnalare che il Contratto di secondo livello siglato dal Gruppo è uno dei più generosi del settore mentre, per tutelare il benessere degli equipaggi, è stata recentemente istituita una posizione specifica relativa al Welfare dei marittimi, per soddisfare tutte le ragionevoli e legittime ambizioni delle risorse imbarcate.

Il Segretario Generale dell’ITF (International Transport Workers’ Federation), si è recentemente congratulato per l’attenzione dedicata dal Gruppo al benessere delle sue risorse umane.

Purtroppo, chi opera su mercati locali, soprattutto se sovvenzionato, non riesce a comprendere le dinamiche concorrenziali e le specifiche problematiche delle linee internazionali, come ad esempio i problemi nel reperire alcune posizioni a bordo, come gli ufficiali di macchina o i mozzi.

Poco più di dieci anni fa, prima della privatizzazione di Tirrenia, Onorato dichiarava che: “… consentire al gruppo Tirrenia di ottenere dallo Stato italiano circa un miliardo di euro di sovvenzioni è in aperta contraddizione con le regole dell’Unione europea e le esigenze della popolazione della Sardegna … la fine del monopolio in Grecia ha fatto sì che ben 84 collegamenti per le isole, assegnati attraverso una gara, costino allo Stato soltanto 38 milioni di euro l’anno, con un sensibile miglioramento dei servizi per i residenti nelle isole.”

Nel frattempo, dopo aver acquisito la Tirrenia, Vincenzo Onorato ha cambiato idea. Del resto il 'personaggio' è sempre stato volubile, evidenziando seri problemi a relazionarsi con gli altri ed a mantenere rapporti duraturi con tutti, istituzioni politiche e finanziarie, consulenti e collaboratori. Nel tempo ha abbandonato anche le associazioni nazionali dei Rimorchiatori prima e degli Armatori dopo per formare nuove associazioni autoreferenziali, facendo nascere anche un sindacato ad hoc.

Secondo la più autorevole giurisprudenza, nel momento in cui verrà confermata la multa per posizione dominante e concorrenza sleale, la Convenzione dovrebbe automaticamente decadere, per il non assolvimento degli obblighi di servizio pubblico.

A quel punto, si potrà voltare pagina e l’auspicio è che per garantire la continuità territoriale possa essere adottato il modello Spagnolo, erogando la sovvenzione sotto forma di contributo direttamente all’utenza, in modo equo, democratico e non lesivo degli equilibri concorrenziali.

In tal modo il popolo Sardo potrà finalmente scegliere liberamente il vettore con cui muovere le proprie merci o viaggiare, senza alcun condizionamento. Vincerà il mercato, l’efficienza, il buon senso e il buon governo".

A questo pesante intervento del gruppo Grimaldi però è arrivata la risposta di Vincenzo Onorato che ribatte alle dichiarazioni di Grimaldi e annuncia querela per diffamazione.

Qui di seguito pubblichiamo il comunicato a firma di Vincenzo Onorato.

"Leggendo il comunicato stampa di Manuel Grimaldi è essenziale fare delle rettifiche su alcune menzogne contenute dallo stesso.

La più evidente è quella sulla perdita di quote di mercato. In Sicilia, dove abbiamo iniziato un servizio in concorrenza, proprio contro l'amico Grimaldi, anno contro anno registriamo un incremento del traffico merci trasportato del 35 per cento, che ampiamente compensa il suo tentativo di ingresso massiccio in "dumping" su linee di libero mercato sulle rotte per la Sardegna fuori Convenzione.

Conoscendo l'amico Manuel, quando è agitato si autoconvince delle sciocchezze che dice; continua il suo refrain sul 'monopolio Onorato' sulla Sardegna. 

Qualcuno dei suoi gli ricordi, se lo trovano dell'umore giusto, che oltre a esserci lui su quasi tutte le rotte, sulla Sardegna operano anche GNV (Gruppo Msc), Sardinia Ferries e Grendi.

Pare evidente il tentativo, neppure troppo celato, di colpire le mie Compagnie non attraverso una concorrenza sui mari, ma attraverso la creazione sistematica di disinformazione sulla salute economica del Gruppo che presiedo.

Metà della sua nota è un panegirico della Compagnia Grimaldi da lui presieduta.

L'amico di vecchia data Manuel è prolifico nell'enunciare tutti i dati della flotta, ma 'dimentica' sempre e sistematicamente - non essendo la sua una società quotata come la nostra - di menzionare l'indebitamento: miliardi di euro? Tre miliardi? Di più? Di meno?

E' curioso che l'amico Manuel si erga a paladino dei mercati finanziari esaltando il presunto blocco della fusione CIN-Moby, evidenziando attraverso la calunnia degli altri la sua fragilità strutturale, palese nella sua non trasparenza sull'indebitamento del gruppo.

Fa inoltre un clamoroso autogol quando scrive che, su 15.000 dipendenti, 12.000 sono europei. Delle due l'una: o imbarca 3.000 italiani - ce ne sono 50.000 disoccupati a casa - o per umana dignità offre ai 3.000 marittimi extracomunitari un contratto italiano.

Colgo l'occasione per ribadire che la sovvenzione di 72 milioni a Tirrenia non l'abbiamo ottenuta noi Onorato, ma l'abbiamo ereditata dalla vecchia Compagnia.

L'amico Manuel dimentica che nella prima compagine per l'acquisto di Tirrenia lui era parte integrante nell'azionariato e che si sfilò perché preoccupato della presenza così massiccia di marittimi italiani.

E' altresì falso quanto dichiara l'amico Manuel che la sovvenzione di 72 milioni di euro verta solo sulla Sardegna, dando così indicazioni sbagliate al ministro Toninelli, vittima innocente della sua campagna di disinformazione: circa la metà della sovvenzione, infatti, è per i collegamenti con la Sicilia e con le isole Tremiti.

La Convenzione per la continuità territoriale riguarda rotte - e sono tante - che altrimenti non verrebbero effettuate perché non remunerative per il mercato e al di fuori dei periodi turistici.

Del resto, dovrebbe saperlo bene Manuel, visto che i suoi amici ed ex soci siciliani intascano contributi per 150-200 milioni di euro all'anno per assicurare i collegamenti con le isole minori siciliane. Gli ultimi 60 milioni, a quanto si apprende da notizie recentissime di stampa, assegnati direttamente e senza gara. Viva l'Italia!

Per quanto riguarda la solidarietà alla Confitarma prego l'amico Manuel - essendo egli stesso il dominus della Confederazione - di aggiungere anche trasparenza: la Confederazione armatori si è rifiutata di dare al Mit il numero di extracomunitari presenti sulle navi di nostra bandiera, creando così anche un problema di sicurezza nazionale, la cui gravità non può certo sfuggire al ministro degli Interni.

Per il resto delle sue affermazioni, mi accingo a presentare querela per diffamazione.

Per la nota caratteriale, poi, io non sono un grande Armatore come lui. Io sono e resterò sempre un marinaio. Coltivo i vizi minori: fumo la pipa, adoro il vino rosso, ho un'atavica debolezza per il fascino femminile e soprattutto non monto cavalli".


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