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Via quelle foto, attacco alla Festa dell'Unità

Il comandante dei vigili Pacini chiede al Pd di rimuovere le foto di Portoferraio appese al'ingresso del parco delle ghiaie per la Festa dell'Unità

Togliete quelle foto che ci sono i bambini e si impressionano. Quei manigoldi del Pd, noti sovvertitori della pubblica morale, sono stati bacchettati per delle foto oscene appese all'ingresso del viale delle ghiaie dove si preparava il baccanale della Festa dell'Unità.

Le foto in questione non ritraggono altro che Portoferraio. Divise in due pannelli: nel primo i risultati raggiunti dalla passata amministrazione e nel secondo scatti più recenti con scene di degrado accumulate nell'ultimo anno e mezzo.

Un'operazione verità dall'attendibilità forse parziale (e certamente gli elettori di centro destra la metteranno in discussione) ma certo non offensiva al punto da meritarsi l'intervento dei comandante dei Vigili urbani con annessa richiesta di occultamento.

"E' cominciato tutto due giorni fa - racconta Paolo Andreoli, segretario del circolo Pd di Portoferraio - quando, mentre stavamo preparando gli stand per la festa è arrivata una delegazione della cooperativa Cisse guidati dal consigliere Nurra. Ci hanno detto che le palme erano pericolanti e che forse non potevamo fare la festa. Strano, dato che da quindici giorni, con la festa dell'Elba Rugby per esempio, non ci sono stati problemi.

Ma abbiamo acconsentito a recintare alcune aree e spostare l'area ristoro. Questa mattina nuovo sopralluogo e ci hanno contestato un marciapiede rotto, noi ci siamo proposti di pagare un terzo del lavoro di sistemazione. Oggi alle 18, a poche ore dall'inizio della festa, ci chiama il comandante dei Vigili urbani Rodolfo Pacini chiedendo di spostare i pannelli con le foto.

Non per una ragione di sicurezza (del resto gli stessi pannelli con altrettante foto li avevamo documentati noi con un servizio sulla festa del Rugby, ndr) ma per il contenuto ritenuto offensivo. Addirittura un vigile si è messo a fare le foto alle foto".

Mentre Andreoli era davanti ai microfoni e ai taccuini della stampa, il segretario del Pd elbano Federico Zini era impegnato al telefono proprio con il comandante Pacini: "Ci ha chiesto se potevamo spostarle all'interno - dichiara una volta finita la conversazione - non intendiamo assolutamente farlo: se ci sono motivi di sicurezza che ce lo mettano per iscritto, se invece a qualcuno come il sindaco o il vice sindaco, queste foto danno fastidio e provocano imbarazzo, che si voltino dall'altra parte".