Cronaca

Ecco i nomi delle vittime dell'infermiera killer

Le indagini hanno appurato che in 12 casi è stata letale l'iniezione di eparina; i familiari di una vittima avevano già fatto una denuncia

Sono 13 le vittime ricondotte alla mano dell'infermiera killer del reparto di Rianimazione e Anestesie dell'ospedale di Piombino. Le vittime erano tutte pazienti non terminali, ma ricoverati in ospedale per interventi e patologie curabili. 

Le indagini hanno stabilito inoltre che in dodici casi la morte è avvenuta in seguito a emorragie poche ore dopo la somministrazione di eparina. Solo in un caso, con decesso avvenuto il 9 agosto 2015, la morte non è attribuibile a eparina, ma da altro farmaco somministrato fuori terapia: è il caso di Marcella Ferri, ricoverata per interventi di valvoplastica e protesi all'anca. La salma è stata cremata, e i parenti sono stati gli unici tra i tredici casi, a fare denuncia per chiarire le cause della morte. 

Gli altri 12 casi sono: Marco Fantozzi morto il 19 gennaio 2014 a seguito di un ricovero in reparto per insufficienza respiratoria; Terside Milianti morto il 27 giugno dopo un ricovero per embolia polmonare; Adriana Salti morta il 22 settembre; Enzo Peccianti morto il 2 ottobre dopo un ricovero per insufficienza respiratoria dovuta a polmonite; Elmo Sonetti morto il 24 novembre dopo un intervento chirurgico; Maria Bernardini morta il 26 novembre dopo un trasferimento dal pronto soccorso; Livia Mischi morta il 20 dicembre dopo tre giorni di degenza; Aldo Fiaschi morto il 28 dicembre.

Cinque le vittime del 2015: il 9 gennaio è morta Franca Morganti e i suoi campioni di sangue vengono mandati nel presidio di Careggi per essere analizzati; l'11 marzo è morto Mario Coppola arrivato in ospedale per un'insufficienza respiratoria e per il quale c'era espressa controindicazione per l'eparina; il 2 luglio è morto Angelo Ceccanti; il 29 settembre l'ultimo decesso di Bruno Carletti, in ospedale dopo un intervento per la frattura del femore.