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Amianto nelle acque, ecco i comuni interessati

Gli sforzi di No Amianto Publiacqua hanno fatto emergere il problema. In un documento dell'Autorità Idrica Toscana tutti i campionamenti

Ad un anno dal lancio della Campagna No Amianto Publiacqua arrivano i risultati delle prime analisi imposte alle istituzioni dalla mobilitazione popolare sul tema. E grazie a quanto si evince dal documento diffuso dall’Autorità Idrica Toscana emergono tutte le criticità sulla questione. 

I dati dimostrano che il fenomeno dell'amianto nell'acqua non si ferma solo all'area gestita da Publiacqua, ma anche in altri centri della regione. Sulla base di campionamenti effettuati dal novembre 2014 all'ottobre 2015, l'AIT informa che l’amianto è stato trovato nei comuni di Agliana e Pistoia (Publiacqua spa), Camaiore, Forte dei Marmi (Gaia spa), Livorno, Cecina, Piombino, Rio Elba (Asa spa), San Giuliano Terme, Santa Croce sull’Arno (Acque spa).

E' possibile consultare la lista completa su questo link http://goo.gl/pLvJ3r.

"Le fibre di amianto, anche le nano, provocano il cancro nell’organismo umano. - spiegano in una nota stampa il gruppo 'No Amianto Publiacqua' - Una recente classificazione compiuta dall’Agenzia Internazione Ricerca sul Cancro (IARC) si concentra e analizza tutte le forme di asbestosi sicuramente cancerogene compresa quella derivante dall’amianto ingerito. I cancerogeni del gruppo 1 IARC, infatti, non hanno soglia: l’unica soglia possibile per la sicurezza dei cittadini è zero. Pertanto nell’acqua potabile la concentrazione deve essere zero".