"Ogni anno si ripete lo stesso triste appuntamento con la sofferenza, il maltrattamento, e l'alienazione degli animali nei circhi. E' imminente, infatti, l'attendamento sull 'Isola d'Elba, del Circo (...). Il tema è scottante e pone sul tavolo la necessità di prendere una posizione netta nei confronti di spettacoli che fanno dello sfruttamento e della schiavitù degli animali un motivo di vanto 'culturale'".
A parlare è l'Enpa Isola d'Elba che da tempo si batte per contrastare il dilagante fenomeno dell'impiego di animali nelle strutture circensi.
"E' opportuno ricordare - scrive l'Enpa - come l'uso di animali nei circhi sia causa di traffici illegali, di nascite di cuccioli in cattività e di continui prelievi di specie protette dai loro habitat naturali.
Per l'Enpa spesso si verificano esempi eclatanti di maltrattamento di animali che come spiega l'associazione animalista - Sono nati per vivere liberi e in luoghi consoni alla propria specie e invece sono costrretti a comportamenti innaturali"
L' Enpa Isola d'ELBA si è fatta portavoce del dissenso che in è sollevato anche a livello nazionale "Affinché sia chiaro che questi 'spettacoli' - spiegano i volontari - non sono i benvenuti e vengono condannati in modo inappellabile, quali proposte di 'divertimento' che feriscono la sensibilità e il senso di civiltà di una grande parte di cittadini residenti e non".
A dimostrazione di ciò l'Enpa ha avviato una raccolta firme aperta a tutti (info a: isoladelba@enpa.org)) oltre ad una massiccia campagna di adesione via Facebook contro il Circo con animali.
"Le firme verranno recapitate alle segreterie dei Sindaci - spiegano dall'Enpa - Affinché abbiano il polso degli umori che derivano da una 'proposta' che squalifica turisticamente l'Isola, consegnandola - ancora una volta, non bastasse la latitanza cronica nella quotidianità delle emergenze animali - a un giudizio negativo. Un inciso è, tuttavia, doveroso.
Più di una amministrazione - tra cui anche quella di Campo nell'Elba - ha emanato ordinanze sindacali di divieto di attendamento. Un segno di attenzione encomiabile - prosegue l'Enpa - che però si è scontrato con i Tar delle varie Regioni che hanno invalidato le ordinanze perché, quest'ultime, ponevano un divieto assoluto di stazionamento di circhi con animali.
Un Comune, infatti, non può vietare ciò che a livello nazionale è del tutto legale e riceve addirittura sussidi dallo Stato. Ma una strada c'è - sottolineano i volontari dell'Enpa - Si può e si devono porre delle restrizioni, basate sul regolamento Cites del 2006 che, oltre a indicare i requisiti minimi per la detenzieìone degli animali, indica anche di evitare del tutto la detenzione di specie selvatiche quali: Primati, Delfini, Lupi, Orsi, Grandi Felini, Foche, Elefanti, Rinoceronti, Ippopotami, Giraffe, Rapaci.Esattamente quegli animali che, d'abitudine, i circhi con animali propongono. Se il regolamento Cites non costituisce di per sè obbligatorietà, l'ordinanza comunale 'anti circo' può renderlo obbligatorio legittimamente sul proprio territorio, e può aggiungervi ulteriori restrizioni amministrative. Come Enpa Is. d'Elba ci rendiamo disponibili a fornire il supporto necessario alla stesura di ordinanze utili a porre uno stop allo sfruttamento degli animali nei circhi che, in futuro, chiederanno di venire sull'Isola. Un segno di civiltà che vorremmo divenisse realtà in tempi brevi".