Cronaca

​Truffa per don Euro, vescovo rinviato a giudizio

Il vescovo della diocesi di Massa e Pontremoli, conosciuto anche all'Elba e a Piombino, sarà processato per tentata truffa e appropriazione indebita

Il Vescovo Santucci

Lui, il protagonista dell'inchiesta, l'ex parroco Luca Morini, meglio noto come don Euro, ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato e dovrà presentarsi davanti al giudice il prossimo 13 giugno per rispondere di accuse molto gravi, fra cui quella di truffa per essersi appropriato e aver dissipato i soldi che i fedeli gli consegnavano credendo servissero per le elemosine.

Ma quel giorno sul banco degli imputati saliranno altri due personaggi di questa triste storia: il primo è monsignor Giovanni Santucci, vescovo della diocesi di Massa e Pontremoli (ed  in passato anche di quella di Massa Marittima e Populonia, con giurisdizione sull'isola d'Elba, nrd), oggi rinviato a giudizio per tentata truffa a appropriazione indebita; è accusato di aver consegnato a don Euro mille euro prelevati dal fondo Pie Legati senza alcuna giustificazione, nonchè di aver fatto pressione su una compagnia assicurativa affinchè aumentasse il punteggio di invalidità assegnato a Morini.

Il terzo imputato è anche lui un ex parroco, Emiliano Colombo, accusato di aver occultato sul proprio conto corrente denaro di cui Morini era entrato in possesso.

"Il vescovo non sta bene, il rinvio a giudizio lo ha molto provato" ha commentato l'avvocato difensore del vescovo Santucci, Adriano Martini.

Durante la lunga inchiesta, a più riprese i fedeli hanno manifestato davanti alla sede della diocesi contro le presunte coperture offerte dal vescovo a don Euro  così come stanno seguendo con estrema attenzione le varie tappe di questo epilogo giudiziario.