Politica

Tre comuni, l'Unione o gestioni associate, ecco le proposte del post referendum

ISOLA D'ELBA - Dopo il referendum sul Comune Unico dello scorso 21 aprile, non potevano non mancare proposte, confronti, dibattiti su quello che i tecnici chiamano il tema della semplificazione amministrativa. Sui giornali, blog, social network, quotidiani on line, si susseguono ipotesi e confronti politici che non disdegnano, neppure fra i sostenitori del No al Comune Unico, ipotesi riformiste. Prevale in larga maggioranza una voglia di efficienza ed efficacia della macchina burocratica obiettivo raggiungibile, a norma di legge, con forme più stringenti di gestioni associate e collaborazione fra enti, con un più mirato sfruttamento delle risorse umane e non degli enti locali in essere, ma non è neppure scartata l’ipotesi di una fusione che porti a tre comuni sull’isola. E’ di questo convinto Luca Simoni, sindaco di Porto Azzurro, che in passato aveva già caldeggiato questa proposta, e come lui, seppur con qualche distinguo, la pensano anche Anna Bulgaresi, sindaco di Marciana, Vanno Segnini, primo cittadino di Campo nell’Elba e Andrea Ciumei, sindaco di Marciana Marina che non scartano neppur l’ipotesi di passare in una prima fase ad un’ Unione di Comuni fra enti locali del versante occidentale. Danilo Alessi, sindaco di Rio Elba, pur non considerandola soluzione ottimale, spera che possa essere anche questa una strada per dare un futuro amministrativo migliore all’Isola d’Elba, mentre il collega di Portoferraio Roberto peria ci va più cauto, ricordando che la questione ormai dovrà essere discussa dalle amministrazioni che subentreranno nel 2014.