Cronaca

Sulla spiaggia centinaia di dischetti di plastica

Inquinamento a Procchio. Lo segnala Legambiente isola d'Elba:"Sono molto piccoli e rischiano di essere ingeriti da tartarughe marine e altre creature"

Cosa sono e da dove vengono le centinaia di piccoli dischetti in plastica che si sono spiaggiati a Procchio, nel Comune di Marciana, sull'Isola d'Elba? È la domanda che pone Legambiente Arcipelago toscano, che ha ricevuto molte segnalazioni dai cittadini sulla presenza di questi oggetti inquinanti.

Da Legambiente hanno ricordato che negli anni scorsi c'era stato un altro episodio simile, dischetti di plastica che erano filtri a biomassa, provenienti dalla Campania, dove si era verificato un cedimento strutturale in una vasca di depurazione sul fiume Sele.

"Sembra che il fenomeno si stia ripetendo" hanno detto dall'associazione ambientalista e hanno ricordato che i dischetti presenti adesso, grandi come l'unghia di un pollice, sono però più piccoli di quelli di qualche tempo fa, anche se hanno le stesse caratteristiche: "Dischetti di questa tipologia - hanno aggiunto da Legambiente - si trovano in vendita anche su internet, spesso prodotti da industrie cinesi, e servono alla depurazione delle acque. Se questi dischetti continuassero ad arrivare probabilmente si tratterebbe di qualcosa ancora più pericoloso di quelli del Sele, visto che le loro dimensioni ridotte rendono ancora più difficile recuperarli e che possono essere più facilmente ingeriti da tartarughe marine e altre creature del mare".

Legambiente ha sottolineato che i cittadini ne hanno già raccolti a centinaia e che altre segnalazioni di ritrovamenti di dischetti sono arrivate dalla spiaggia di Ortano, nel Comune di Rio, delle Sprizze, nel Comune di Marciana Marina, Biodola nel Comune di Portoferraio e all'isola di Pianosa, nel Comune di Campo nell'Elba.