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Addio al Giglio, Concordia in navigazione

L'ultimo cavo è stato tranciato alle 11.10. Il convoglio, formato dal relitto e da altri 10 mezzi, naviga verso Genova alla velocità di 1,9 nodi

foto fanpage.it

Fanno parte del convoglio la Concordia, due rimorchiatori oceanici a prua,  altri due rimorchiatori di supporto a poppa, 2 imbarcazioni che raccolgono eventuali oggetti e altri materiali solidi caduti in acqua dalla nave, altre tre mezzi di supporto al sistema di pulizia e filtraggio dell'acqua.

Il trasferimento è seguito 24 ore su 24 dalla sala operativa della protezione civile nazionale.

Le previsioni meteo sul tratto del Tirreno attraversato dalla Concordia vengono aggiornate ogni ora dal Lamma.

L'arrivo a Genova è previsto per domenica a mezzogiorno. A tre miglia dal porto è in programma la delicatissima operazione per staccare il transatlantico dai rimorchiatori e agganciarlo ad altri otto della flotta genovese. La nave, con i cassoni di galleggiamento regolati per pescare a 17 metri di profondità, sarà posizionata con la prua rivolta verso il mare e poi trascinata fino alla banchina. A quel punto nuova regolazione dei cassoni a 20 metri.

Un lungo applauso è scoppiato nel centro di coordimamento delle operazioni quando è stato dato l'ultimo via libera al relitto. Presenti anche il commissario per la Concordia Franco Gabrielli e il sottosegretario Graziano Del Rio.

Centinaia di persone hanno assistito dal molo del Giglio agli ultimi preparativi e alla partenza. ''Ora l'isola è nostra'' è stato il commento di molti gigliesi mentre le campane delle chiese salutavano la nave. ''E' un momento storico - ha dichiarato il sindaco Sergio Ortelli - Ce l'abbiamo fatta''.

Il sistema di monitoraggio dell'eventuale iinquinamento delle acque attraversate dalla nave ha rilevato per ora tre anomalie sulla superficie del mare (in pratica tre macchie visibili dall'aereo della Capitaneria di porto), una nelle acque italiane e due in quelle francesi. Nel caso delle acque italiane si tratta una sottile pellicola di idrocarburi che l'ammiraglio Giovanni Pettorino ha definito ''ininfluente''.

Nel naufragio della Costa Concordia, avvenuto il 13 gennaio 2012, sono morte 32 persone e c'è ancora un disperso, Russel Rebello. ''Continueremo le ricerche - ha assicurato Gabrielli - La parola fine potremo dirla solo a smantellamento avvenuto''.