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Terremoto in Comune, salta il segretario generale

La giunta comunale questa mattina ha adottato la proposta del sindaco Ferrari di revocare l'incarico di segretario comunale a Michele Pinzuti

Michele Pinzuti da questa mattina non è più, negli intenti dell'amministrazione comunale, il segretario generale di Portoferraio. Lo ha deciso la giunta comunale accogliendo la proposta di revoca dell'incarico redatta dal sindaco Mario Ferrari.

Da quanto si legge nel documento pubblicato la procedura di revoca era stata avviata l'8 ottobre e erano stati dati venti giorni di tempo al segretario comunale per presentare controdeduzioni scritte per difendere il proprio caso. Due lettere firmate dal Pinzuti sono effettivamente arrivate in Comune ma non sono state protocollate e quindi accolte nel procedimento.

Questa mattina il segretario comunale è stato quindi ascoltato dalla giunta in seduta plenaria ma la sua difesa - stando a quanto scritto nella delibera - è stata giudicata insufficiente da sindaco e assessori al punto da decidere di troncare in questo modo il rapporto con Pinzuti.

All'ex segretario vengono mossi i seguenti addebiti: "una reiterata violazione dei doveri funzionali d’ufficio, contrastando detti comportamenti con i principi che devono essere perseguiti per il buon andamento della P.A".

L'8 ottobre scorso il sindaco Mario Ferrari ha dato avvio "al procedimento di revoca dell’incarico di Segretario Generale ai sensi dell’art. 100 del TUEL n. 267/2000 e s.m.i., art. 15, comma 5, del DPR n. 465/1997 e dell’art. 18 del C.C.N.L. dei Segretari Comunali e Provinciali e contestuale contestazione degli addebiti e convocazione per l’audizione in Giunta Comunale" notificata al'interessato lo stesso giorno.

La delibera di giunta n°241 stabilisce che dovrà essere adottata con successivo atto la revoca vera a propria "stante la mancanza di controdeduzioni scritte da parte del Segretario Generale e dell’inconsistenza della difesa orale da parte dello stesso" e nelle stesse pagine di elencano i motivi che hanno portato il sindaco a sciogliere il legame sempre più tormentato  con il proprio segretario generale: "una reiterata violazione dei doveri funzionali d’ufficio contrastando detti comportamenti con i principi che devono essere perseguiti per il buon andamento della Pubblica Amministrazione e non sussistono più le necessarie condizioni per una serena e proficua continuazione del rapporto funzionale di lavoro presso questo Ente, tenuto conto anche delle ricadute negative sull’immagine dell’amministrazione comunale e non sussistendo più le condizioni per il proseguimento del rapporto funzionale presso l’Ente".

La procedura ora prevede la comunicazione dell'atto al Prefetto, all’Autorità Nazionale per l’Anticorruzione per le proprie valutazioni, al Ministero degli Interni (ex Agenzia dei Segretari Comunali e Provinciali Sede di Roma e Firenze) insieme a tutto il materiale probatorio raccolto in questi mesi e le autorità avranno 30 giorni di tempo per rispondere. 

Trascorso il termine la decisione della giunta può essere accettata tramite silenzio-assenso, accolta con parere favorevole o rigettata con parere negativo: "Leggendo tutto il materiale raccolto - ha commentato a caldo il sindaco Ferrari - penso che non avremo sorprese". 

Quella che si apre davanti al Comune di Portoferraio potrebbe essere da questa sera quindi una fase nuova: se il "licenziamento" andasse in porto come vuole la giunta ci sarebbe subito un segretario "a scavalco" per i primi tempi in attesa di un nuovo titolare.