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Tartaruga marina ferita, salvata dalla Capitaneria

Un grosso esemplare di Caretta Caretta è stata tratta in salvo dalla Capitaneria di Porto e curata dallo staff dell'Acquario dell'Elba

Nel tardo pomeriggio di venerdì, 14 agosto, un diportista ha rinvenuto al largo dell'Enfola un esemplare di tartaruga marina Caretta caretta in evidente stato di sofferenza. 

L'animale, protetto da severe leggi internazionali, è stato prontamente recuperato dagli uomini della Capitaneria di Porto di Portoferraio ed affidato per le prime cure allo staff dell'Acquario dell'Elba di Marina di Campo. La veterinaria Marina Tiberto ha riscontrato alcune escoriazioni sulla testa e 4 ferite sul carapace, due delle quali abbastanza profonde, sicuramente attribuibili all'impatto con l'elica di un'imbarcazione

Ad un primo esame, non pare risultino coinvolti organi vitali: tuttavia la gravità delle ferite ha imposto il trasferimento in adeguata struttura specializzata. Dopo essere stato stabilizzato per la notte, questa mattina i biologi dell'Acquario hanno trasportato il grosso rettile (una femmina di circa 40 Kg) a Portoferraio, accolti da personale della Capitaneria che ha provveduto al trasferimento sul traghetto Aethalia della compagnia Toremar. 

Giunto a Piombino, lo sfortunato animale è stato consegnato alla Dott.ssa Chiara Caruso, responsabile veterinario del Centro Tartanet di Talamone, dove verrà adeguatamente curato prima di procedere, una volta guarito, alla reintroduzione in mare. 

Incidenti di questo tipo non sono purtroppo rari, specie in periodi di grande traffico nautico: le Tartarughe marine necessitano di emergere per poter respirare e il rischio di collisione, oltre che per questi splendidi e rari abitanti dei nostri mari, può risultare pericoloso anche per le imbarcazioni ed i loro occupanti.