Politica

Tagli sulla sanità toscana. Mugnai "Ospedali ridotti a poliambulatori"

ISOLA D'ELBA - «Spiace che le informazioni di dettaglio si debbano leggere dai giornali, mentre in commissione vengono a raccontarci i massimi sistemi, ma purtroppo una volta di più avevamo ragione noi: la giunta intende trasformare i piccoli ospedali in poliambulatori». Questa la considerazione che arriva dal Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (Pdl) dopo aver appreso dalle cronache locali della nuova classificazione quadripartita per gli ospedali toscani, che implicherà una riorganizzazione della rete territoriale tale da ridurre di 1800 unità il numero di posti letto. E fra gli ospedali che dovrebbero subire riduzioni ci sarebbe anche Portoferraio.«Non lasceremo – incalza l’esponente del Pdl – che su una partita così delicata che si gioca sulla pelle dei cittadini pazienti, la giunta si sottragga al confronto con il Consiglio, in commissione e con gli enti locali. Su questo proprio non ci piove, anche perché non tutte le realtà sono uguali, ma esistono al contrario specificità territoriali che necessitano di riflessioni singole, puntuali. Tagliare collocando arbitrariamente un’asticella a 100 posti letto (di seguito lo schema dei 14 ospedali a rischio, ndr) con vari livelli di complessità di servizi erogati sulla base dell’utenza potenziale è troppo facile, perché così non si bada alle esigenze reali dei territori. Questo è uno di quei casi in cui aver avuto ragione proprio non ci rende soddisfatti. Ne va della capacità di rispondere ai bisogni della popolazione». Anche perché così non vale, sembra ammonire Mugnai: «A fianco della discussione sul taglio dei posti letto e sulla riorganizzazione della rete ospedaliera – afferma – la giunta dovrà mettere anche quella sul taglio di Asl e Estav, con le relative superpoltrone. Ricordiamo tutti le dichiarazioni con cui i vertici regionali lasciavano intravedere l’intenzione di operare in questo senso entro giugno. Beh: giugno è finito e all’orizzonte si profilano solo tagli agli ospedali, non all’apparato».