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Sub trovato morto al largo

I corpo è stato ritrovato all'alba da un peschereccio. Originario di Vicopisano ma da qualche anno residente all'Elba, si pensa ad un malore

Un malore nella notte mentre faceva immersione sotto costa. Questa è la causa più accreditata della morte di Cristiano Petri, il pescatore di 42 anni il cui corpo è stato ripescato all'alba al largo di Rio Marina. Scambiato  in un primo momento, secondo una ricostruzione fornita dalla capitaneria di porto, per un tronco galleggiante, il corpo è stato tratto a bordo dall'equipaggio del Cristina II che lo hanno portato a riva.

Petri sarebbe scomparso nella sera di domenica dato che i suoi amici avevano già cominciato a cercarlo non vedendolo rientrare. Addosso aveva ancora la muta e le pinne ma non le bombole, segno che la sua attività d'immersione si svolgeva sotto costa.

Quasi certamente un malore gli è costato al vita ma la certezza si avrà fra 12 ore quando il corpo, trasportato all'ospedale di Portoferraio, verrà esaminato dalle autorità. Non sembrano aver influito e condizioni meteo che nella notte erano meno difficili di quelle attuali.

Personaggio noto nell'ambiente della pesca riese, stando alle testimonianze, aveva un certa esperienza in fatto di immersioni, sul posto escludono quindi una disattenzione dovuta all'inesperienza.

Del caso si sta occupando la capitaneria di porto di Portoferraio, sul posto è intervenuto anche il personale dei carabinieri della stazione di Rio Marina e la Delegazione di Spiaggia riese.

Prima di trasferirsi all'Elba aveva gestito il bar di famiglia a  Caprona di Vicopisano.