Cronaca

Sospensione dal pd e dalla cooperativa per il presidente della Cisse

PORTOFERRAIO - Sospensione dal Pd e dalla Cooperativa Cisse. E' la conseguenza per Raffaele Carocchio dell'arresto avvenuto a suo carico con l'accusa di estorsionela notte del 21 maggio. Una nota è stata, dunque,inviata alla stampa dal circolo del Pd sul caso “In merito alla vicenda relativa all'arresto di Raffaele Caricchio il circolo di Portoferraio del Pd – scrivono dal circolo - ha ritenuto di sospenderlo da Partito fino alla definitiva chiusura del procedimento giudiziario in corso. Siamo fiduciosi nell'operato della magistratura e ci auguriamo che venga fatta tempestiva e piena chiarezza sui fatti a lui contestati”. Anche la Cooperativa Cisse, presso la quale Caricchio svolgeva l'incarico di Presidente si esprime con un comunicato in merito alla vicenda "I soci ed i dipendenti della Cisse stessa, esprimendo piena fiducia nell’operato delle forze dell’ordine e nella magistratura, certi che la vicenda verrà chiarita sotto ogni aspetto e che verranno individuate le responsabilità che l’hanno determinata, tengono a precisare quanto segue: nessun facente parte della cooperativa come dirigente, socio o dipendente (fatta eccezione per le persone denuncianti o colpite da provvedimento restrittivo) ha mai avuto contezza che si verificassero eventuali indebiti passaggi di somme di denaro a favore del presidente. La contabilità della Cisse è del tutto regolare ed inalterata. La vicenda (segnata da risvolti che se provati, risulterebbero quanto mai esecrabili) non ha minimamente inciso sulla operatività della struttura e sui servizi erogati alla cittadinanza ed alle diverse istituzioni. “Anche in periodo come questo di immaginabile drammatica sofferenza per chiunque faccia parte della Cisse – conclude la nota - il lavoro continua quindi regolarmente. Dopo che è stata deliberata la cautelare sospensione da tutte le cariche del signor Caricchio, le supplenze delle attività dirigenziali vengono esercitate a norma di legge. Ovviamente la cooperativa, laddove emergessero oggettive responsabilità nella vicenda tali costituire danni sostanziali e morali (oltre quelli di immagine già patiti) a suo detrimento, si riserva di promuovere le azioni di tutela legale che riterrà opportune. Non escludendo costituzioni in giudizio. I lavoratori della Cisse continuano a porsi nei confronti della comunità elbana con la disponibilità e la onestà di sempre”.