Attualità

Si fermano i lavori all'Hotel Massimo

Dopo una segnalazione del nucleo di tutela del lavoro dei Carabinieri per mancanza del Durc, il Comune ordina la sospensione dei lavori all'albergo

Si fermano dopo pochi mesi i lavori di conversione dell'Hotel Massimo in appartamenti e uffici. Con un'ordinanza firmata dal dirigente Silvia Fontani infatti il Comune recepisce quanto rilevato dai Carabinieri e ferma i lavori.

Il comando dei Carabinieri per la tutela del lavoro, nucleo ispettorato del lavoro di Livorno, ha infatti rilevato la mancanza, in seguito all’accertamento effettuato il settembre a carico della ditta L.E. S.c.r.l, di un documento fondamentale per le imprese: il Durc o documento unico di regolarità contributiva.

"I lavori - si legge nell'ordinanza - potranno riprendere solo dopo un ulteriore atto a firma del Dirigente di Area 3, che prenderà atto dell’avvenuto adempimento in merito alla regolarità contributiva della Società destinataria del presente provvedimento".

Si stoppano così i lavori a un pezzo di storia di Portoferraio. L'Hotel Massimo dovrà fare spazio a ventiquattro appartamenti, alcuni uffici e una parte commerciale. 

La proprietà, che fa riferimento alla famiglia Gasparri e alla C.a.t. Compagnia Alberghi Turismo spa, presentò al Comune di Portoferraio un’istanza per la trasformazione dell’hotel in unità residenziali, direzionali e commerciali. E la giunta Ferrari, con una delibera approvata il 18 dicembre scorso, ha accolto sia la richiesta di cambio di destinazione d’uso della proprietà e lo schema della convenzione con la società che cederà una parte degli alloggi (4) in affitto a canone concordato per un periodo di 12 anni a decorrere dal rilascio del certificato di abitabilità.

L'avvio dei lavori è cominciato alcuni mesi dopo, come si evince dalla Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) presentata il 10 aprile. L’immobile in Calata Italia si estende per 2.666 metri quadrati. Già nel dicembre del 2013 la proprietà ha presentato in Comune istanza di autorizzazione paesaggistica, si legge nello schema della convenzione, rilasciata nel maggio del 2014.

L’iter per la trasformazione dell’Hotel Massimo è andato avanti fino al maggio scorso, quando la Compagnia Alberghi turismo ha chiesto il rilascio dei permessi a costruire per 24 alloggi, con destinazione residenziale, oltre a unità immobiliari di destinazione diversa nei limiti consentiti dallo strumento urbanistico. Il progetto fu redatto da Rossana Oscos.

La convenzione con il Comune prevede che la proprietà ceda in locazione a canone concordato per un periodo di 12 anni quattro appartamenti sui 24 previsti. Il canone sarà pari al 75% rispetto al valore previsto dall’Agenzia del territorio. Alla scadenza del contratto gli alloggi saranno restituiti alla proprietà. La convenzione prevede inoltre la realizzazione a carico della società di parcheggi pertinenziali per 700 metri quadrati. In caso di mancata realizzazione dei parcheggi la società verserà al Comune 292mila euro entro la fine dei lavori.