Attualità

Settimana corta e rientri, come cambia la scuola

Il commento di Maria Grazia Battaglini, dirigente dell'istituto Cerboni, alla riforma che introduce la settimana corta per gli studenti superiori

Una riforma che divide li stessi insegnanti: la settimana corta presenta vantaggi e vantaggi equamente distribuiti e gli effetti pratici si vedranno solo qualche tempo dopo la pratica attuazione nel prossimo anno scolastico.

Maria Grazia Battaglini, dirigente scolastico dell'istituto Cerboni, spiega: "Dopo aver ricevuto la lettera dalla Provincia ci siamo riuniti con gli altri presidi per fare il punto sulla situazione e la prima esigenza è stata quella di garantire il trasporto per gli studenti. Abbiamo inviato una lettera al Provveditorato in proposito e attendiamo una risposta".

Entrando nel merito della questione invece: "La settimana corta presenta vantaggi e svantaggi, come corpo docente ne stiamo discutendo e ci sono pareri diversi: il giorno di riposo supplementare può essere un'occasione per l'alunno di rielaborare con calma quanto appreso, ma lo stesso effetto si può avere quotidianamente, certo questo inciderà un po' sulla programmazione".

Il sabato libero verrà presumibilmente accolto con favore dagli studenti: "Penso di sì, anche perchè può essere di aiuto per le famiglie che vogliono partire il venerdì sera o per gli studenti che praticano attività sportiva. In genere il sabato è il giorno in cui si registrano maggiori assenza e anche a livello di corpo docente è il giorno più complicato nel quale reperire le supplenze".

Una nota a parte la merita l'istituto comprensivo: "Non si applica a loro ma alle altre classi superiori. Per queste ultime potrebbe essere necessario prevedere dei rientri pomeridiani dato che ci sono classi che devono fare 35 ore settimanali"