Politica

Scontro in consiglio a Campo sulle assenze di tre consiglieri. Interviene Lambardi

MARINA DI CAMPO - La questione delle assenze non è cosa nuova nei consigli comunali italiani ed è questione che interessa anche le assemblee consiliari dell’isola d’Elba. Nei giorni scorsi sulla stampa era trapelata la notizia che a Marina di Campo fosse stata avanzata la richiesta di surroga di tre consiglieri (Schezzini, Graziani e Ragone), assenti ripetutamente dal consiglio comunale e senza apparente giustificazione. A presentare la richiesta era stato il consigliere Alessandro Dini, ex assessore alla portualità e all’arredo urbano, e la questione è finita nell’ultimo consiglio comunale del 30 aprile. Sulla questione interviene oggi Lorenzo Lambardi capogruppo di “Alleanza per Campo”, di cui fanno parte due dei consiglieri accusati di assenze ingiustificate, Enrico Niccolò Graziani e Catalina Schezzini. “Vorrei rassicurare tutta la cittadinanza” scrive Lambardi “che i colleghi Schezzini e Graziani non lasceranno i lavori del Consiglio comunale campese. Il consigliere Dini non è nuovo a chiedere la rimozione di qualche consigliere, fosse della sua ex-maggioranza o delle minoranze che siedono in Consiglio. Mi spiace per lui, - prosegue Lambardi - ma anche questa volta rimarrà deluso. Deluso perché anche appellandosi allo Statuto comunale lo stesso Dini sa bene che i miei colleghi hanno tutto il tempo necessario per presentare gli atti e le documentazioni necessari per giustificare quell'assenza. Spiace constatare che ci sia una pervicace dedizione allo scontro e alla demolizione da parte del consigliere Dini nei confronti dei colleghi. Non importa se tutti stiano lavorando per trovare soluzioni ottimali per risalire la brutta china del post-alluvione e della crisi economica, o che anche dai banchi dell'opposizione si stia facendo il possibile per il bene di tutti e non per piccole e mere logiche di consenso elettorale. Sono dispiaciuto ma non mi stupisco perché da quando il Dini è stato esautorato dal suo ruolo in giunta il suo obiettivo sembra essere solo e soltanto colpire i colleghi che la pensano diversamente da lui. Non è questo il ruolo che un consigliere ha. Se mi posso permettere una battuta direi di immedesimarsi meno nel celebre avvocato Azzecca-garbugli ed essere più propensi al ruolo dell'intrigante e complesso Don Rodrigo che proprio all'apice della follia e della crisi si converte e coglie l'occasione per trasformare la sua ira in buone opere.