Cronaca

Sanità all'Elba, i sindaci "Protocollo 2012 va rispettato. Regione e Asl diano risposte"

PORTOFERRAIO - E' stata una giornata di verifiche per la Conferenza dei sindaci dell'Isola d'Elba, riunitasi nella giornata di ieri per fare il punto su obiettivi raggiunti e ancora da raggiungere a distanza di un anno dalla firma del protocollo sottoscritto dagli otto comuni dell'Elba con la Regione Toscana, per la tutela de diritto alla salute degli elbani e il mantenimento della struttura ospedaliera locale.
Quanto emerso dal tavolo di confronto fra sindaci, amministratori regionali, asl e comitati cittadini è che il protocollo 2012 è stato rispettato solo in alcuni degli obiettivi sanciti, ancora da risolvere sono le questioni sul reparto ortopedia, con il numero dei medici da impiegare per il rafforzamento del servizio, ma anche dei ritardi nell'attuazione della Casa della salute, solo per fare degli esempi.
Molto si è dibattuto sul tema delle distanze e dei disagi per i cittadini dell'isola che devono recarsi "fuori Elba" per cure mediche specifiche e su quanto ancora poco, e nulla, si è fatto per ridurre il gap fra cittadini insulari e della "terraferma".
La specificità territoriale resta dunque ancora un obiettivo non raggiunto per i sindaci elbani che hanno chiesto e ribadito ad Asl e regione, con il direttore generale Porfido e i dirigenti locali da un lato e dai funzionari regionali dall'altro - assente l'assessore Marroni convocato a Roma per il Patto della salute Stato - Regioni - che quanto previsto dal protocollo debba essere rispettato fino all'ultimo punto.
All'incontro era presente anche il presidente Uncem Oreste Giurlani. La proposta dell'Unione comuni ed enti montani è quella di sottoscrivere un nuovo Patto per l'Elba dove la Regione si impegni ufficialmente ed inderogabilmente a mantenere attivo l'ospedale di Portoferraio sulla base del criterio di specificità territoriale.
I sindaci, pur non scartando questa ipotesi, hanno chiesto che il protocollo del 2012, già prodotto di un accordo non ottimale, bensì minimale, come loro stessi hanno precisato , venga rispettato in toto, senza ulteriori rinvii. "Solo in seguito", hanno precisato " Si potranno affrontare altre questioni".
Abbiamo chiesto ad Asl e Regione - ha precisato Vanno Segnini, sindaco di Campo nell'Elba e presidente della Conferenza dei sindaci prima della nomina di Peria - anche di rivedere tutta la questione dei "tempi di attesa", un problema che al momento resta irrisolto. La questione riguarda tutta la Asl.
I tempi si stanno allungando sempre di più, l'offerta pubblica non riesce a coprire l'incremento della richiesta, ma una soluazione va trovata. - Precisa Segnini. Verifica delle richieste di accesso al servizio e potenziamento degli strumenti sono necessari e poi ci aspettiamo che alll'Elba sia offerto pari trattamento delle altre zone. Qui tutto viene attuato con ritardi mostruosi e talvolta per niente. Dobbiamo superare queste disparità e in breve tempo".