Politica

Rottura nel Pd riese, Giannoni si dimette

Alberto Giannoni, segretario del circolo Pd di Rio Marina e Cavo si dimette dalla carica in contrasto con il partito. Ecco la lettera agli iscritti

"Cari amici iscritti,

sono ormai passati cinque mesi da quando vi manifestai la mia volontà di passare la mano e dare le dimissioni dalla carica di segretario del circolo PD di Rio Marina.

I sedici mesi trascorsi, avendo l'incarico di segretario del nostro circolo, sono passati velocemente, e hanno visto cambiamenti tali, all’interno del nostro partito, da sembrare, in termini temporali, cinque volte tanto.

Ad oggi confermo,come ho già affermato in passato, che molte delle scelte fatte dal PD in fatto di riforme o anche di leggi ordinarie mi hanno lasciato a dir poco perplesso e dubbioso, cominciando dal jobs act, per passare alla legge costituzionale del Senato, alla legge sulle Province che, sta dimostrando dovunque la sua inadeguatezza, e ha provocato e favorito solo accordi atti al mantenimento del potere sulle competenze comunque rimaste alle province (strade, scuole, ambiente), le elezioni del nostro consiglio provinciale attuale ne sono state un chiaro esempio.

Altre scelte fatte dal PD nazionale e regionale mi vedono, per quello che conta, in personale dissenso, inoltre mi sembra che siamo diventati un partito che un giorno si fa "concavo" per accogliere i "convessi" e il giorno dopo si fa "convesso" per accogliere i "concavi", personalmente non mi ci ritrovo più.

Per quanto detto sopra e per molti altri motivi, non mi sento più di continuare a esercitare la carica di segretario del circolo PD di Rio Marina e Cavo, in quanto il rispetto della cosiddetta disciplina di partito connessa all’incarico, mi imporrebbe di dovere appoggiare e sostenere scelte e persone troppo divergenti dal mio modo di pensare e dalle mie convinzioni più profonde, forse vecchie, ma radicate in tutta la mia storia e nella storia delle persone che hanno contribuito alla mia formazione.

Ho intenzione di mettermi da parte, nell'attesa, probabilmente vana, che si crei nel panorama politico un soggetto in cui mi possa nuovamente riconoscere, comunque certamente non darò le dimissioni, dallo status di "cittadino", e dal diritto a esprimere il mio piccolo parere, in particolare sui problemi della nostra comunità.

Sul mio operato di questi mesi mi rimetto al vostro insindacabile giudizio e a quello della nostra comunità, per parte mia ho cercato di fare e dare il meglio per la nostra gente".